Area Urbana
Rende: “5 domande per 5 candidati”. Il nuovo Policlinico, come cambierà la città?
RENDE (CS) – Il nuovo Policlinico sarà realizzato a Rende e costerà oltre 1 miliardo di euro. I terreni che lo ospiteranno sono stati individuati ad Arcavacata, nei pressi dell’Università della Calabria dove da un paio di anni è attivo il corso di laurea in Medicina e Tecnologie Digitali. Il commissario alla sanità Roberto Occhiuto, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, ha detto che entro dicembre 2025 partiranno i lavori.
Intanto in Calabria, fino a marzo 2026, è stato dichiarato dal Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza del sistema ospedaliero. Al più presto, attraverso procedure snellite, dovranno essere costruiti i nuovi ospedali (di Cosenza, della Sibaritide, della Piana di Gioia Tauro, di Vibo, di Locri) con lo stesso Occhiuto delegato di Protezione civile per l’edilizia sanitaria.
Il nuovo Policlinico all’Unical: parola ai candidati a sindaco
Sono oltre 2.000 i lavoratori che ogni giorno popolano l’Azienda Ospedaliera di Cosenza. A loro vanno sommati i quasi 50.000 accessi di Pronto Soccorso, 700.000 prestazioni ambulatoriali e almeno 20.000 ricoveri l’anno. Un flusso di presenze che avrà un notevole impatto sul territorio. Ecco come pensano di integrare l’Ospedale al territorio i 5 candidati sindaco della città di Rende, chiamata a rinnovare il Consiglio comunale sciolto per infiltrazioni mafiose il 28 giugno 2023. L’ordine dei candidati è quello che troveranno sulla scheda elettorale i votanti che andranno alle urne domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025.
Giovanni Bilotti
Per Giovanni Bilotti, candidato sindaco alle elezioni amministrative di Rende sostenuto da 3 liste – PartecipAzione, Progressisti Democratici, GenerAzione (NOMI), – la costruzione del nuovo ospedale a Rende «rappresenta una svolta fondamentale per il sistema sanitario dell’intera area urbana e provinciale». «Non si tratta – chiarisce Bilotti – di una semplice struttura cittadina, ma di un presidio destinato a servire un bacino d’utenza ben più ampio, che comprende Cosenza, Castrolibero, Montalto Uffugo e molti altri comuni limitrofi. Per questo motivo è necessaria una pianificazione seria, che non si limiti agli aspetti edilizi, ma coinvolga anche mobilità, viabilità, accessibilità, servizi urbani e qualità degli insediamenti».
«Il Comune di Rende, pur non avendo competenze dirette in materia sanitaria, deve assumere un ruolo guida in una cabina di regia interistituzionale. È essenziale promuovere un piano infrastrutturale integrato che garantisca l’accessibilità da ogni quartiere della città e dai centri vicini. Parallelamente, va rafforzata la sanità territoriale, con ambulatori di prossimità, servizi di telemedicina, assistenza domiciliare e una presa in carico efficace delle fragilità psichiche. Senza una rete di prossimità solida ed efficiente, anche il miglior ospedale rischia di vedere il Pronto Soccorso sovraccarico e i cittadini lasciati senza risposte tempestive».
Marco Ghionna
Marco Ghionna, candidato sindaco alle elezioni amministrative di Rende, è sostenuto da 6 liste – Fratelli D’Italia, Noi Moderati, Rende azzurra, La Rende che vuoi, Futuro e Prima Rende (NOMI) – e afferma sia «difficile per il momento ipotizzare come cambierà la città con la nascita ad Arcavacata del nuovo Policlinico universitario di cui al momento non abbiamo progetti concreti». «Quello che posso dire con certezza – precisa Ghionna – sono due cose. La prima è che il Policlinico si farà ed anche in tempi rapidi visti gli ampi poteri che la Protezione civile ha affidato al presidente Roberto Occhiuto per la realizzazione della nuova rete ospedaliera calabrese. Eviteremo il ripetersi di film già visti in passato con strutture finanziate nel 2004 e ancora non realizzate».
«Ci sono i fondi e soprattutto c’è la capacità politica e amministrativa per fare le cose in fretta e bene. Noi come amministrazione ci faremo trovare pronti a migliorare l’assetto urbanistico della città perché è evidente che quella zona conoscerà un nuovo impulso edilizio. L’ obiettivo è quello di realizzare interventi urbanistici di qualità con grande attenzione agli spazi verdi ed evitare i quartieri dormitorio nati nel recente passato a Rende. Molto importante sarà l’infrastrutturazione e i collegamenti con la zona nord della città. Anche su questo ci raccorderemo con la Regione per capire su quali linee d’intervento dovrà agire il Comune sfruttando al massimo le sinergie istituzionali».
Sandro Principe
Sandro Principe, candidato sindaco alle elezioni amministrative di Rende, sostenuto da 6 liste – Rende Riformista, Insieme per Rende, Rende Avanti, Innova Rende, Avanti Rende Libera PSI e Italia del Meridione –, pur consapevole dei limiti imposti dalla gestione regionale e delle Aziende Sanitarie Provinciali ricorda che «i sindaci sulla carta sono i responsabili primari della sanità, questa funzione è però priva di potere senza una forte Conferenza dei Sindaci dove possiamo dire la nostra e influire sul piano della programmazione».
«Queste assemblee dei sindaci – denuncia Principe – quando si riuniscono vedono presenti solo il 10% dei Comuni. Faccio quindi un appello a tutti i primi cittadini della provincia: bisogna essere presenti per dare indirizzi alla sanità e far sentire la nostra voce. Da 30 anni ci siamo battuti per avere la facoltà di Medicina all’Unical. Adesso che esiste sarebbe un errore non realizzare il policlinico ad Arcavacata. Intanto i rendesi, i cosentini, i residenti dei Comuni limitrofi non possono aspettare il Policlinico per iniziare a curarsi. L’Ospedale dell’Annunziata deve diventare un ospedale normale, degno di questo nome, che funzioni e senza un Pronto Soccorso da scandalo. Come riformisti anni fa con lungimiranza abbiamo puntato sulla sanità territoriale con il Poliambulatorio di Quattromiglia. È un polo sanitario che va salvaguardato, potenziato e rilanciato. Ci spenderemo per attivare al suo interno anche uno sportello dedicato a disabili ed anziani, dotato di un sistema di trasporto sociale per l’accesso alle cure».
Luciano Bonanno
Luciano Bonanno, candidato sindaco alle elezioni amministrative di Rende sostenuto dalla lista Libertà in Movimento (NOMI) dichiara di essere pienamente d’accordo sulla realizzazione dell’Ospedale di Cosenza a ridosso dell’Università degli Studi della Calabria, «dovrà essere posizionato vicino al nuovo svincolo autostradale e alla nuova stazione ferroviaria di Settimo di Rende che abbiamo già approvato tempo fa in Consiglio comunale».
«Quell’area – sottolinea Bonanno – potrebbe avere uno sviluppo innovativo grazie alla ricerca scientifica con la costruzione di un policlinico ospedaliero universitario d’avanguardia. Sono favorevole a questa scelta perché quella zona sarà potenziata a livello di viabilità con il nuovo svincolo autostradale e l’ospedale sarà facilmente raggiungibile creando una bretella di collegamento agevole non solo per chi proviene dall’area urbana, ma anche da chi arriva dalla provincia. Credo sia una posizione strategica della quale beneficeranno anche i Comuni limitrofi grazie all’indotto economico che si creerà. È l’ideale soprattutto in virtù di una crescita urbanistica che, essendo Cosenza chiusa tra le montagne, è proiettata verso Nord, nella direzione che va da Rende verso Montalto».
Rossella Gallo
Rossella Gallo è l’unica candidata sindaco donna alle elezioni amministrative di Rende, è sostenuta da 2 liste – Movimento 5 Stelle, Sinistra per Rende (NOMI) – e ritiene «il nuovo Policlinico Universitario sia un’opportunità straordinaria per ripensare completamente Rende, in chiave sostenibile, equa e inclusiva».
«Non possiamo limitarci a costruire un edificio, – spiega Gallo – ma dobbiamo immaginare un’urbanistica che valorizzi la centralità della persona, migliori i servizi e restituisca qualità alla vita urbana. Questo vuol dire pianificare in termini di area vasta, promuovere il concetto europeo di agglomerazione – una collaborazione tra comuni che condividono la gestione dei servizi mantenendo la propria autonomia – e integrare il Policlinico in una rete efficiente di mobilità, verde pubblico, accessibilità e servizi sociali. Una sfida che vogliamo affrontare con competenza e visione».
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