COSENZA – La nostra redazione ieri aveva lanciato l’allarme sui furti negli appartamenti a Rende. In pochissimi giorni si registrano moltemplici denunce. Oggi raccogliamo l’appello delle vittime delle rapine perpetrate recentemente che chiedono “più tutela”.
“Tra le vittime dei professionisti ladri d’appartamento ci siamo anche noi. Usciti da casa solo per pranzo, un sabato di luglio alle 14 entrano dal cancello dell’abitazione e da un infisso nel giro di pochi minuti, lavorando indisturbati con telecamere che riprendevano i loro atteggiamenti e le loro discussioni sia nell’abitazione che fuori. Tutto il materiale è stato registrato – dal loro arrivo alla loro esecuzione fino al momento in cui si allontanano – e portato ai carabinieri, ma pare, nonostante tutte queste informazioni, sia impossibile prenderli e crediamo che alla fine lo sappiano anche loro che a distanza di pochi giorni continuano ad agire indisturbati.
La popolazione chiede tutela, e la tutela si dovrebbe ottenere solo dalle forze dell’ordine le quali dovrebbero approfondire anche in assenza di lesioni personali, tutto ciò dimostra che una squadra di 5 persone sia più abile di un corpo d’ordine dello Stato Italiano che gli gira intorno ma senza avvicinarsi troppo. La popolazione ha paura, di vedere le case sopraffatte, di lasciare anziani e ragazzi soli in casa, ha paura che uscendo per andare a lavoro possa rientrare e veder sparire gli oggetti e i sacrifici di una vita. L’unico mezzo che abbiamo in mano è fare denuncia, e la si fa… ma che serva a qualcosa…. Prima che ci scappi anche il morto! Che le forze dell’ordine procedano all’identificazione. I mezzi ci sono tutti”.