COSENZA – Se non si interviene appena possibile, la più importante area archeologica di Cosenza rischia irrimediabilmente di essere compromessa. Stiamo parlando di Piazzetta Toscano, dove sono stati rinvenuti i resti di un’antica abitazione di epoca brettia, che negli anni ’90, fu coperta da una struttura in ferro e vetro. Col passare degli anni, purtroppo, questa costruzione, invece di preservarla la sta deteriorando, come ha spiegato lo stesso docente di Restauro dell’Unical, Gianluca Nava.
L’occasione per “liberare” Piazzetta Toscano, potrebbe essere rappresentata dal Contratto Istituzionale di Sviluppo, grazie al quale sono 90 i milioni di euro destinati al recupero e alla valorizzazione di alcuni immobili pubblici, nella parte storica della città, tra cui proprio la citata piazzetta. Ma c’è un ostacolo di non poco conto. Un vincolo a cui è stata sottoposta questa struttura realizzata dall’architetto cosentino Marcello Guido, secondo il quale, grazie ad un suo virtuosismo geometrico, andrebbe a valorizzare gli importanti reperti storici.
Un vincolo che non permettendone la rimozione e di conseguenza costringerebbe Piazzetta Toscano e l’insediamento di epoca brettia a restare ostaggio di questa copertura di ferro e vetro, danneggiata in più parti e che come recentemente ha spiegato a Quicosenza, sempre il docente di restauro All’Unical, Gianluca Nava, alcuni punti sono resi inaccessibili proprio a causa della struttura realizzata dall’architetto Guido, che ha prodotto dei danni evidenti immutabili. Come per esempio la pavimentazione, dove in un punto specifico in cui l’acqua viene fatta convogliare e in modo anomalo e ciclico ha lacerato e quindi cancellato una parte di questo mosaico.