Cosenza, crollo a Santa Lucia. Scatta l’ordinanza del sindaco: messa in sicurezza immediata o demolizione

Questo è ciò che succede da anni nel centro storico di Cosenza dove molti immobili, di proprietà privata, versano in condizioni di pericolo. Il sindaco ordina l'immediata messa in sicurezza o l'abbattimento dell'immobile parzialmente crollato ad agosto. Ma dieci anni fa un'ordinanza simile venne disattesa

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COSENZA – Con un’ordinanza sindacale, il primo cittadino di Cosenza Franz Caruso ha intimato al proprietario dello stabile privato, parzialmente crollato a fine agosto nel quartiere Santa Lucia, la messa in sicurezza immediata o la demolizione visto che lo stabile versa ancora in situazione di estremo pericolo e potrebbero verificarsi nuovi crolli. Il cedimento avvenne il 20 agosto e interessò una parte della muratura portante e di parte del tetto dell’immobile privato ubicato tra via Santa Lucia Vico II e Vicoletto di Via S. Lucia.

Immobile già gravato ad un’ordinanza di messa in sicurezza del 2014

Venne inibito l’accesso ai civici: Vicoletto Santa Lucia 1, 6 e 10 e Vico II Santa Lucia 24 con relativo sgombero dei residenti. Alcuni trovarono sistemazione temporanea presso familiari. Altri, fatti sgomberare tramite i vigili urbani, vennero sistemati temporaneamente in una struttura ricettiva ( un B&B di Via Piave e presso un Hotel di Rende). Quello che emerge dall’ordinanza, è che il suddetto immobile era già gravato da un’Ordinanza sindacale n. 4937 del 30/07/2014, con la quale veniva disposta, a carico dei proprietari, la messa in sicurezza dello stesso, che da allora non risulta essere stato oggetto di interventi di consolidamento strutturale.

Il 29 agosto scorso era stato effettuato un ulteriore sopralluogo presso l’immobile diruto (il primo venne effettuato il 21), unitamente al funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia Di Cosenza, con il quale si è convenuta la necessità di intervento di messa in sicurezza dell’edificio ai fini della pubblica incolumità, anche a mezzo di demolizione dello stabile, in tal caso preservando la traccia delle mura portanti dello stesso.

Resta il pericolo di crollo delle parti strutturali

“Ad oggi, si legge nell’ordinanza – resta il sussistente rischio di crollo di parti strutturali del fabbricato, con conseguente potenziale rischio indotto anche sui fabbricati limitrofi e sulla viabilità pubblica”. Motivazioni che hanno imposto al sindaco di emanare provvedimenti contingibili e urgenti, al fine di eliminare i rischi che minacciano la pubblica incolumità dei cittadini. Ravvisata pertanto la necessità di “confermare l’inagibilità dell’immobile privato, che si presenta allo stato di rudere pericolante, ubicato tra via Santa Lucia Vico II e Vicoletto di Via S. Lucia”, nonché la necessità della sua messa in sicurezza, come già previsto nella suddetta Ordinanza sindacale n. 4937 del 30/07/2014.

Viene nuovamente ordinato ai proprietari dell’immobile ubicato tra via Santa Lucia Vico II e Vicoletto di Via S. Lucia, di provvedere tempestivamente, con estrema urgenza e senza alcun indugio, alla messa in sicurezza, anche a mezzo di demolizione dell’immobile medesimo, affinché non vengano arrecati danni e pregiudizi a persone e cose, ossia non provochino pericolo per la pubblica e privata incolumità.

I lavori di messa in sicurezza dovranno avere corso entro e non oltre 30 giorni dalla notifica del presente provvedimento, previa, ancorché necessaria, presentazione al competente ufficio edilizia privata del Settore 10 della relativa pratica edilizia a firma di tecnico abilitato all’esercizio della professione, nel rispetto della normativa settoriale per le costruzioni in zona sismica e di ogni altra normativa applicabile, avendo cura di segnalare l’inizio e quindi la fine dei lavori al suddetto ufficio edilizia privata del Settore 10, nonché al Settore 6, ufficio Protezione civile.

Individuare soluzioni abitative per le persone

Sarà il settore 5° – Welfare – Formazione e Lavoro – PNRR del Comune di Cosenza a provvedere ad individuare possibili soluzioni abitative di prima necessità, al fine di alloggiare le persone che a titolo legittimo occupano gli immobili, qualora questi ultimi non possano dimorare presso altre abitazioni nella propria disponibilità, ovvero presso parenti o conoscenti e, comunque, si trovino in situazione di grave disagio economico/sociale.

 

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