Ieri pomeriggio in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione (Food for World) si è svolto un convegno, nella sede del Coni di Cosenza, dal titolo “Nutrire il pianeta e alimentare il benessere – Canapa: la risorsa green”.
COSENZA – L’incontro è stato promosso dall’Associazione Nazionale “Nutrizionisti senza Frontiere”, in collaborazione con Health Center, AGIFAR, il Comitato Calabrese Nutrizionisti senza Frontiere e l’Associazione Scientifica Biologi senza Frontiere – con il Patrocinio del Ministero della Salute, del Consiglio Nazionale dei Biologi, della FAO e dell’Assessorato alle Attività Economiche e Produttive del Comune di Cosenza.
Dopo i saluti istituzionali portati da Loredana Pastore, assessore alle Attività produttive del Comune di Cosenza, Giovanni Misasi del Consiglio Nazionale Biologi, Sante Pirillo, presidente dell’Agifar (Associazione Giovani Farmacisti) di Cosenza, il convegno è stato introdotto da Ennio Avolio, Presidente del Comitato Calabrese Nutrizioniste senza Frontiere.
Avolio ha precisato che l’obiettivo del convegno è la riflessione “sugli attuali stili di consumo e su come contrastare gli sprechi, puntando sulle risorse alternative come la canapa, un prodotto coltivabile con costi assai ridotti e che potrebbe risolvere molti dei problemi alimentari e di sopravvivenza che affliggono milioni di persone nel mondo”.
“Questa seconda edizione di Food for World – ha proseguito Avolio – vuole essere una giornata di sensibilizzazione per portare formazione e informazione sui temi della non equa distribuzione del cibo e dell’acqua nel mondo, dove si registrano 795 milioni di persone malnutrite a fronte di 500 milioni di persone obese. I “Nutrizionisti senza Fortiere” portano avanti vari progetti nelle nazioni più povere (Congo, Tanzania e Guatemala), finalizzati ad affrontare le piaghe della fame e della malnutrizione che affliggono quelle popolazioni”.
Sulla produzione della canapa Avolio ha, poi, precisato che “la coltivazione della canapa, da cui si possono ricavare olio, farine, semi, aiuterebbe a risolvere la scarsità di risorse alimentari di quelle popolazioni”.
È seguito l’intervenuto di Monica Loizzo (pediatra), che ha trattato dell’alimentazione infantile, tracciando le semplici linee guida che i genitori dovrebbero seguire per evitare ai loro figli un futuro di obesità, di disturbi del comportamento alimentare e di malattie, tutti legati agli scorretti stili di vita seguiti nell’infanzia e nell’adolescenza.
Il secondo intervento è toccato a Vittorino Lo Giudice, endocrinologo, nutrizionista e geriatra, che ha ampiamente trattato delle nuove povertà, degli sprechi alimentari, della violazione dei diritti di tutte quelle popolazioni del Terzo Mondo che versano in uno stato quasi totale di povertà e malnutrizione.
Il convegno ha poi affrontato il tema del recupero della coltivazione della canapa attraverso gli interventi di Lorenza Romio, farmacista, consigliere dell’Agifar, Maria Grazia Felice, biologa nutrizionista dell’Associazione Biologi senza Frontiere, che hanno illustrato il progetto “G.R.E.E.N.” (Generare Risorse ed Economie Nuove) e i vantaggi del recupero della coltivazione della canapa. Questo vegetale, messo al bando per diversi decenni, torna a vivere una nuova stagione, grazie alla produzione industriale che ne sta ampliando l’impiego in vari campi.
Il nuovo interesse per le piante da fibra in genere e per la canapa in particolare, è dovuto a vari fattori: l’attenzione del mondo agricolo per le colture industriali alternative a quelle non esclusivamente alimentari sempre meno remunerative; le grandi potenzialità di utilizzo delle fibre in vari campi (dai materiali compositi dalla bioedilizia); il basso impatto ambientale.
Il convegno si è, infine, concluso, con l’intervento del cosentino Marco Cavalcante che lavora per il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (World Food Programme) e, attualmente, capo del progetto WFP in Sudan. Cavalcante, ha posto l’accento sugli obiettivi di sviluppo del millennio (MDG) delle Nazioni Unite che i 193 stati membri dell’ONU si erano impegnati a raggiungere per l’anno 2015, tra cui quello di sradicare la povertà estrema e la fame nel mondo.
“Pur non avendo raggiunto in pieno il risultato – ha chiarito Cavalcante – in tutto il mondo abbiamo ottenuto alcuni risultati importanti. La percentuale di persone che vivono sotto la soglia di povertà nei paesi in via di sviluppo è diminuita dal 47% nel 1990 al 14% nel 2015 e la percentuale di persone che soffrono la fame è diminuita dal 23% del 1990 a circa il 13% nel 2015. Purtroppo questi successi non hanno stato ugualmente raggiunto in tutto il mondo e importanti segmenti della popolazione mondiale restano escluse dal dividendo sviluppo economico. È per questo che l’ONU ha deciso di impostare i diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), da raggiungere entro il 2030”.
Il fatto che a livello globale non si abbiano risorse sufficienti e conoscenza per raggiungere questi obiettivi, garantendo al mondo e alla sua gente un futuro libero dalla povertà e la fame, potrebbe indurre a un atteggiamento pessimistico. Ma, come tiene a rilevare Marco Cavalcante, “non dovremmo essere preoccupati di essere troppi ottimisti o al contrario realistici, il nostro unico impegno dovrebbe essere quello di provare. Perché certamente, se non lo facciamo, noi non li possiamo raggiungere”.