Il primo cittadino del Comune in cui nacque l’agente della Digos ucciso da Battisti esprime solidarietà alle famiglie delle vittime e fiducia nell’operato dello Stato
SANT’ANDREA APOSTOLO DELLO JONIO (CZ) – È atterrato alle 11.30 a Campino il Falcon 900 del Governo italiano, che ha riportato in Italia dalla Bolivia Cesare Battisti, l’ex terrorista arrestato due giorni fa dall’Interpol ed estradato in Italia. Battisti, appena sceso dall’aereo è stato preso in consegna dal Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria e portato a Rebibbia (la destinazione definitiva spetterà poi al Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria). Nel carcere romano sarà in isolamento per sei mesi nel circuito di alta sicurezza riservato ai terroristi. L’ex terrorista aveva fatto perdere le sue tracce in Brasile a dicembre dopo che era stato spiccato nei suoi confronti un ordine di cattura.
“L’arresto dell’ex terrorista Cesare Battisti, condannato per l’omicidio di quattro persone tra cui il nostro concittadino Andrea Campagna, agente della Digos all’epoca dei fatti, non cancella il dolore dei familiari ma ci ricorda che bisogna sempre avere fiducia nello Stato, che non smette mai di perseguire la giustizia”. Lo afferma, in una nota, Nicola Ramogida, sindaco di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, comune della provincia di Catanzaro dove era nato l’agente ucciso nel 1979, a Milano, in un agguato rivendicato dai Proletari armati per il comunismo e per l’esecuzione del quale Battisti è stato condannato. “Un grazie alle istituzioni che hanno consentito l’arresto dell’ex terrorista Cesare Battisti – prosegue Ramogida – e un abbraccio di vicinanza ai familiari di Andrea Campagna e delle altre vittime”.