“Qualcuno ha preferito sacrificare sull’altare di un’ipotetica vittoria, le belle parole che erano state fatte prima dello scioglimento del consiglio”.
COSENZA – Che la candidatura del manager dei vip abbia creato un pò di malcontento è innegabile. E tra questi sicuramente c’è gran parte del Consiglio comunale uscente. Paolini e compagni non hanno apprezzato l’imposizione del Pd di Magorno e Guglielmelli di indicare, senza discussione, Lucio Presta quale candidato che tanto ‘condiviso’ non è.
“Non è uscito nulla di buono per quelli che avevano affrontato questa situazione con animo pulito e intenzioni nobili – ha dichiarato l’ex consigliere Sergio Nucci – Qualche giochetto da retrobottega ha messo fine ad un’esperienza che sembrava essere la più degna e dignitosa possibile ovvero la condivisione di un progetto politico che cercasse e riuscisse a consentire alla città di avere un governo come piace a noi, senza favoritismi per rilanciare una città che sta lentamente morendo. Ricordo che la mozione di sfiducia ad Occhiuto è stata firmata anche con l’impegno del Pd di celerbare le primarie e di arrivare ad un candidato condiviso da tutta la coalizione”.
Sergio Nucci, ha commentato l’attuale scenario politico del centrosinistra a Cosenza ai microfoni di Rlb Radioattiva.
ASCOLTA L’INTERVISTA – Sergio Nucci
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L’alleanza non c’è stata e non è stata così ‘grande’ da rimanere unita. E solo per questo Nucci, ex consigliere comunale che con Paolini e altri ex colleghi ha deciso di staccarsi dalla decisione calata dall’alto di candidare a Cosenza Lucio Presta in rappresentanza del Pd: “Dopo averci trascinato su un ipotetico tavolo di trattative, Magorno e Guglielmelli sono arrivati un bel giorno e ci hanno detto che le primarie non si sarebbero più svolte perchè ‘abbiamo giò il candidato’. La condizione non doveva essere la condivisione? Noi non abbiamo accettato le imposizioni di Occhiuto – sottolinea nucci – figuriamoci quelle che arrivano da Roma”. “Non c’è nulla contro il candidato Lucio Presta. Ma il problema è che non hanno ritenuto necessario sottoporlo al vaglio delle forze politiche cosentine”.
Morrone: “Presta non ha mai detto di non volerci nel suo progetto politico”
Dall’altra parte troviamo anche Luca Morrone, ex presidente del consiglio comunale di Cosenza, e persona determinante nell’azione di caduta di Occhiuto, che non rigetta la candidatura di Presta anzi, sottolinea che le voci circolate sulla chiusura di Presta ai Morrone, è stata solo una ‘trovata giornalistica’ e che non è frutto di dichiarazioni del candidato: “tant’è che nell’ultima conferenza stampa tenuta nella sede del Pd ha puntualizzato proprio questo – ha sottolineato Morrone – di voler escludere me o altri. Io sono stato uno dei primi ad essere contattato da Presta prima della sfiducia e lui voleva parlare con il nostro gruppo”.
Anche Luca Morrone, è intervenuto ai microfoni di Rlb Radioattiva, per sottolineare l’appoggio alla decisione del Pd
ASCOLTA L’INTERVISTA – Luca Morrone
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“Il nuovo centro destra non si è ancora determinato , anche loro vorrebbero la massima unità. Noi – ha spiegato Morrone – abbiamo già scelto il candidato e Presta a breve presenterà il proprio programma elettorale e tutti quelli che vorranno partecipare alla stesura del programma elettorale sono i benvenuti”.
Alla considerazione che Presta sia un personaggio ritenuto da molti ‘lontano’ dalla città e venga vista la sua, come una candidatura calata dall’alto Morrone ha risposto: “Presta è nato e cresciuto a Cosenza, è un cosentino doc, nato nel quartiere della Riforma. Il fatto che abbia svolto la propria attività professionale fuori dalla propria regione, e anche ad alti livelli, non può che essere un motivo in più. Proprio per questo lui abbia già deciso da anni, ha fatto l’associazione Amocosenza, ha fatto tanti incontri in questi anni. io ho dato un’occhiata al suo programma elettorale e lui è spinto da forti motivazioni”