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Una galassia societaria che occultava truffe finanziarie, sequestrati beni per 3 milioni

Calabria

GUADAGNI ILLECITI

Una galassia societaria che occultava truffe finanziarie, sequestrati beni per 3 milioni

Un calabrese è indagato per autoriciclaggio, truffa ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. Suquestrati beni mobili, depositi bancari e ben 41 conti correnti attivi in 11 Paesi

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MESSINA – Una serie di società messe in piedi per reinvestire i guadagni illeciti accumulati con diverse truffe finanziare messe in atto, col ‘sistema Ponzi’, e nascondere la provenienza dei fondi raccolti.  È questo il motivo per il quale un calabrese è indagato per autoriciclaggio, truffa ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. All’uomo sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Messina beni per oltre 3milioni di euro.

Si tratta di beni mobili, depositi bancari e ben 41 conti correnti (anche virtuali) attivi in 11 Paesi (Bulgaria, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania e Spagna), nei cui confronti dei quali sono stati inoltrati i mirati “Freezing certificates”, l’equivalente internazionale del provvedimento di sequestro emesso in Italia fino a 3.069.800 euro.

Il provvedimento è stato emesso dal gip di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta del procuratore, Giuseppe Verzera. L’inchiesta, a cui ha collaborato Eurojust avviata dopo le denunce arrivate da parte di nove persone, ha permesso di ricostruire una complessa galassia societaria gestita dal principale indagato. La maggior parte di queste con sede all’estero, secondo l’accusa, sarebbero state soltanto di ‘facciata, in realtà erano ‘vuote’.

Truffe finanziarie, le indagini attuali e quelle passate

Le indagini attuali hanno permesso di completare la ricostruzione del contesto investigativo emerso in una precedente attività svolta dalla Guardia di finanza su delega della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, che nel 2021 aveva già permesso di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di abusivismo finanziario e illecita raccolta del risparmio da parte di tre persone.

Gli autori della frode avevano tratto in inganno singoli risparmiatori, convincendoli della bontà delle operazioni finanziarie proposte, nella piena consapevolezza che le persone offese non avrebbero mai ottenuto né la restituzione del capitale né la corresponsione degli interessi maturati.

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