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Sandro Principe “Roma prenda esempio dal Progetto riformista calabrese. Tridico candidato ideale”
RENDE – Non era facile riuscire a mettere insieme diverse anime di cultura cattolico-popolare, liberal-democratica, socialista, riformista, europeista e chi più ne ha più ne metta nel Progetto Riformista per la Calabria e sbloccare così l’impasse che aleggiava sul “campo larghissimo” del centrosinistra. Il sindaco di Rende Sandro Principe rivendica con orgoglio l’azione svolta proprio dal progetto dei riformisti. Un unico soggetto che poi ha fatto convergere anche Pd, Avs e M5S e che ha portato Pasquale Tridico a dire si alla candidatura alle prossime elezioni regionali. Un esperimento che per il Sindaco di Rende dovrebbe essere guardato da “Roma” come esempio di Progetto Riformista per tutta l’Italia.
«Roma osserva la Calabria da lontano – spiega Principe – spesso non la capisce e, comunque, l’avverte come qualcosa di fastidioso da cui restare distanti senza farsi coinvolgere. Eppure la Calabria, storicamente, è stata al centro degli interessi dell’intero Mediterraneo. Nel V secolo A.C., Pericle pensò di ampliare in Occidente l’Impero Ateniese e fondò Thurio, nelle vicinanze dell’antica Sibari, mobilitando la più qualificata intellighenzia ateniese per far sorgere questa nuova città, il migliore costituzionalista, il più apprezzato architetto ed Erodoto da tutti riconosciuto come il padre fondatore degli studi storici. Annibale, durante gli anni in cui imperversò nella penisola sconfiggendo spesso i Romani, soggiornò molto tempo nella città di Crotone, da cui partì per ritornare a Cartagine. Cassiodoro, nato a Scolacium (l’odierna Roccelletta di Borgia), è stato un grande intellettuale, segretario del re Ostrogoto Teodorico, che si riteneva l’erede dell’Impero Romano d’Occidente. E poi Telesio, Campanella, per arrivare a Leonida Repaci e Corrado Alvaro».
In Calabria in campo un Progetto Riformista unitario
Citazioni storiche a parte Principe evidenzia come «anche oggi, le novità interessanti che arrivano dalla Calabria vengono sottovalutate se non, addirittura, ignorate. Mi riferisco alla nascita del Progetto Riformista per la Calabria, che vede unite le migliori forze di cultura cattolico-popolare, liberal-democratica, socialista-riformista, europeista e risorgimentale. Avendo riscontrato l’assenza nel nostro Paese di un soggetto politico in grado di fare sintesi tra le migliori culture riformiste, in Calabria siamo riusciti a mettere in campo un soggetto unitario con queste caratteristiche che, a nostro modesto avviso, contribuirà a formare una compagine di centro-sinistra in grado di competere con ottime possibilità di successo alle prossime elezioni regionali. A Roma dovrebbero apprezzare questa novità calabrese, la quale se sperimentata sullo scenario politico nazionale, potrebbe consentire al centrosinistra di battere il Presidente Meloni e il suo centrodestra.
Tridico la personalitù ideale per guidare il centrosinistra calabrese
Una forza politica capace di fare analisi concrete, realistiche e positive come avvenuto nell’individuazione, da parte nostra, di Pasquale Tridico, come candidato ideale per guidare il centrosinistra calabrese. Non è la rivendicazione di una primogenitura, ma il ricordo delle iniziative del Progetto Riformista concretizzatesi in una richiesta forte, determinata, motivata all’on. Tridico di scendere in campo; richiesta che è stata accolta da Tridico, che è un self-made man, che non poteva ignorare le esigenze della Calabria, che gli ha dato i natali e che si è sentita orgogliosa di vedere un suo figlio prima presidente dell’Inps e oggi Parlamentare Europeo».
Un candidato capace di fare sintesi
«La nostra è stata un’analisi serena e scevra da ogni spirito di parte, e proprio per questo è arrivata ad individuare Tridico come candidato Presidente capace di fare sintesi e che, seppure eletto nel Movimento 5Stelle, si presenta con una sua originalità di economista-riformista, le cui capacità sono state apprezzate in Italia ed in Europa. Avere messo in campo insieme le forze delle migliori culture riformiste – spiega Principe non è stato facile».
«Per questo motivo sento il dovere di ringraziare di vero cuore tutti i protagonisti di questa vicenda. Da Luigi Incarnato, che insieme al Sindaco Franz Caruso, ha portato nel progetto la migliore cultura socialista-riformista, a Filomena Greco, leader regionale di Italia Viva, che ha saputo condurre la sua formazione politica ad avere una visione chiara e concreta delle esigenze regionali, al leader repubblicano Salvatore Zoccali che ha saputo interpretare la migliore cultura risorgimentale, al giovane Sindaco di Ionadi, Fabio Signoretta, che ci stimola sempre ad avere l’Europa come punto di riferimento, ai giovani della Federazione Rifomista e di Mezzogiorno Federato ed all’amico Franco Petramala, che ha apportato al progetto la migliore cultura cattolica. Ed in ultimo, ma non per ultimo, i leader di Azione in Calabria, De Nisi e Graziano, che coraggiosamente hanno saputo ricondurre la loro formazione politica nel centro-sinistra, dando ad esso la possibilità concreta di renderlo vincente, grazie anche a questa loro meditata decisione».
Nessuno si può assumere la responsabilità di minare questo grande progetto
«Quando ci sono novità importanti vuol dire che le forze centripete hanno avuto ragione. Ma in agguato ci sono sempre le forze centrifughe che, impaurite dalle novità, tentano di remare contro. Debbo dire che, arrivati a questo punto, nessuno si può assumere la responsabilità di minare questo grande progetto, che all’inizio della prossima settimana vedrà i protagonisti riuniti per dare un fattivo contributo al programma del Presidente Tridico per il rilancio della Calabria, per una sanità più efficiente, per un ambiente tutelato e protetto, per un territorio protagonista di una crescita programmata, per un settore dei trasporti che, finalmente, possa avere un piano di bacino, per politiche attive del lavoro che possano dare una speranza ai nostri giovani di trovare una occupazione in Calabria, grazie anche ai nostri atenei che debbono mettere a disposizione delle forze produttive le loro capacità di ricerca, per attirare investimenti e per rendere il mondo imprenditoriale calabrese competitivo sul mercato nazionale ed internazionale. Particolare attenzione, il Progetto Riformista dedicherà al turismo (che quest’anno ha fatto registrare un pericoloso arretramento in Calabria) ed ai servizi sociali, poiché i riformisti non si dimenticano mai di coloro che soffrono e sono rimasti indietro».
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