RENDE – Il nuovo sindaco di Rende sarà Sandro Principe. Quando siamo a circa il 65% delle schede scrutinate (qui la DIRETTA con tutti i dati) la vittoria del candidato riformista e socialista non è solo netta, ma addirittura schiacciante. Principe ha raccolto oltre il 58,2% dei voti, che significano vittoria al primo turno senza passare dalle forche del ballottaggio. Rende ha scelto Principe e il dato è inequivocabile. Per lui una rivincita e una vittoria anche contro quella parte della sinistra che aveva deciso di non appoggiarlo per correre con altri due candidati.
La vittoria di Sandro Principe sindaco di Rende per la terza volta
Staccatissimi sia il candidato del centrodestra Marco Ghionna che si ferma poco sotto il 20% che il giovanissimo candidato voluto dal PD Giovanni Bilotti che raccoglie poco più del 15%. Flop anche per la candidata del Movimento 5 Stelle Rossella Gallo, che si ferma a circa il 5% dei consensi. Poi l’indipendente Bonanno con la sua lista civica che ha raccolto 1.9%
Per Sandro Principe si tratta della terza elezione a sindaco di Rende della sua lunga carriera politica. Dopo aver ricoperto la carica di primo cittadino dal 1980 al 1987 e dal 1999 al 2005 e aver perso al ballottaggio contro Manna nel 2019, il leader socialista torna alla guida della città. Una figura, la sua, che ha rappresentato, soprattutto tra gli anni 89 e 90, un punto di riferimento politico, soprattutto nell’area socialista calabrese. Figlio di Francesco “Cecchino” Principe, storico dirigente socialista e già presidente della Regione Calabria, Sandro ha proseguito la tradizione familiare con una visione moderna e pragmatica del riformismo.
Durante i suoi primi mandati, ha promosso politiche riformiste che hanno contribuito a trasformare Rende da un insieme di frazioni rurali in una città moderna e dinamica. Tra le sue iniziative più significative l’espansione urbanistica, lo sviluppo della zona industriale e il sostegno all’Università della Calabria, che ha portato migliaia di studenti nel territorio.
Dopo il periodo di commissariamento, a poco meno di tre mesi dalla date delle elezioni, Sandro Principe aveva rotto gli indugi e annunciato la sua candidatura. Più volte aveva ripetuto «voltarmi dall’altra parte mi sembrerebbe un atto di vigliaccheria anche nei confronti di tanti dirigenti, uomini e donne, che hanno contribuito a fare grande questa città». E lo ha fatto con rinnovato slancio, accompagnato da una squadra giovane e ambiziosa. Ha trovato l’appoggio di una coalizione formata da sei liste civiche e riformiste. La sua campagna elettorale si è focalizzata sul rilancio della città dopo gli anni dello scioglimento per infiltrazioni, con particolare attenzione al centro storico, allo sviluppo economico e al coinvolgimento delle nuove generazioni. Ma anche del welfare, delle infrastrutture senza dimenticare la collaborazione con i comuni dell’area Urbana.
Le prime dichiarazioni di Sandro Principe sui partiti
Arrivato in segreteria nel tardo pomeriggio, Sandro Principe è accolto dagli applausi. «I partiti praticamente non esistono. Ci ricordiamo cos’è un partito? E’ un altra cosa, una comunità, con organi democratici che decidevano, una comunità diffusa in modo capillare sul territorio. Oggi non vedo neanche le insegne ammesso che vai in un comune e trovi l’insegna dei partiti è una stanza vuota. I luoghi dei partiti erano luoghi di riflessione, di confronto, di liti ma uscivamo sempre amici. Nelle vecchie sezioni si discuteva di contenuti, volavano anche le sedie ma quandi si usciva si andava insieme a mangiare una pizza. Oggi ci sono piccoli oligarchi che hanno intorno un “codazzo”. Questo lo vediamo intorno alla cosiddetta ‘destra’».
 
«Rende ha necessità di essere ben governata. Il mio è un impegno di servizio»
«Si deve essere vicini a questa terra. Da Via Rossini deve uscire una nuova classe dirigente e ho in mente uno schema che implicherà il massimo coinvolgimento e vediamo se riuscirete ad indovinare cosa ho in mente. Ai rendesi il messaggio che voglio mandare è di ringraziamento e di dedica di questo successo, che è un successo per Rende e per i rendesi. Tutti dobbiamo metterci le scarpette da tennis e marciare per rimettere in sesto questa città. Dovrò avere una squadra ampia che guarda al presente, ma anche molto al futuro. Chi ha buona volontà venga e troverà le porte aperte. E’ un tornante delicato per la storia di questa città e dell’area urbana. Dobbiamo rimanere lucidi e lavorare per portare sviluppo per i giovani, che hanno diritto di guardare al futuro, solidarietà per chi ha problemi di salute, e l’area urbana cosentina deve essere un punto di forza del mezzogiorno». «Il mio è un impegno di servizio, non mi serve per fare carriera».
Sandro Principe accolto tra gli applausi e i cori di chiama il suo nome dice commosso: “Dedico questa vittoria a mia figlia”. Associo questa dedica a tutta la mia famiglia.
 
                         
								 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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