Area Urbana
Regionali: voto congiunto e indecisi, le variabili che sfuggono ai sondaggi
 
																								
												
												
											COSENZA – In Calabria, la campagna elettorale tra il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto e quello del centrosinistra Pasquale Tridico si sta caratterizzando anche per alcuni sondaggi realizzati da alcuni istituti, che in entrambi i casi danno in vantaggio Roberto Occhiuto.
Quanto possiamo fidarci di questi numeri? E chi controlla che siano elaborati seriamente?
In Italia, ogni sondaggio diffuso al pubblico è sottoposto alla vigilanza dell’AGCOM, che impone regole rigorose in materia di trasparenza e metodologia. Gli istituti che realizzano le rilevazioni devono infatti indicare con precisione il campione utilizzato (per età, genere, area geografica, titolo di studio, ecc.), la dimensione del campione, il margine di errore e la modalità di somministrazione (telefonica, online o mista, ovvero CATI, CAWI, CAMI).
Inoltre, devono rendere pubbliche le domande poste e le opzioni di risposta, in modo da garantire la comprensione e verificabilità dei risultati. Se è vero che molti sondaggi mostrano dati diversi, è altrettanto vero che queste differenze non sempre indicano imprecisione o manipolazione. Possono infatti dipendere da vari fattori tecnici e metodologici e da una serie di variabili.
Alcuni istituti usano campioni probabilistici, dove ogni individuo ha una possibilità calcolabile di essere selezionato. Altri, invece, si affidano a campioni non probabilistici, che rendono meno affidabile la stima del margine di errore. Anche all’interno dei campioni rappresentativi, la stratificazione può variare: alcuni pesano maggiormente una determinata fascia d’età o regione, altri bilanciano secondo il livello di istruzione o la propensione al voto.
Sono dettagli tecnici, ma possono influire sul risultato finale. E poi c’è il canale di somministrazione: non è la stessa cosa intervistare una persona al telefono, online o per strada. Ogni modalità attrae profili diversi di rispondenti e può portare a leggere variazioni nelle risposte. Anche con margini di errore dichiarati (in media +3%), è normale che ci siano oscillazioni di uno o due punti percentuali da un sondaggio all’altro.
È parte dell’incertezza statistica. Ciò che conta, però, è la tendenza generale: se più istituti registrano una crescita di un partito, o il calo di un altro, è probabile che quella tendenza sia reale, anche se i numeri esatti differiscono leggermente.
Infine, bisogna fare attenzione a come vengono trattati gli indecisi o gli astenuti: alcuni istituti li escludono dal conteggio finale, altri li mantengono. Una scelta che può influire molto sulle percentuali attribuite ai vari partiti. A tutto questo si aggiungono poi alcune variabili, che magari possono incidere o meno sul risultato finale, ma che meritano attenzione.
Il voto congiunto può produrre effetti inaspettati
Stiamo parlando del voto congiunto, come in Calabria, che può produrre effetti inaspettati: un elettore che desidera esprimere la propria preferenza per un candidato al Consiglio regionale legato a una lista, ma che non condivide il candidato presidente sostenuto da quella stessa lista, finisce comunque, per effetto del sistema elettorale, per contribuire all’elezione del presidente che non intendeva votare. E qui lo schieramento di centrodestra, almeno sulla carta, sembrerebbe essere messo meglio rispetto alla coalizione di centrosinistra.
In questo caso il voto congiunto potrebbe dopare ma non influenzare senza ombra di dubbio il voto finale. In un contesto in cui i sondaggi influenzano opinione pubblica, dibattito politico e perfino le scelte degli elettori, la trasparenza diventa fondamentale.
Ad ogni modo la nota metodologica che rende trasparente un determinato sondaggio è forse la parte più importante: spiega come è stato costruito, come sono stati scelti gli intervistati, con quali domande e con quali criteri.
 
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
Social