MORANO CALABRO (CS) – Le scritte sono apparse ieri, sulla porta del garage del consigliere comunale, Biagio Angelo Severino, di chiara matrice intimidatoria. “Parlare troppo” equivale a morire“, con annesse tre croci disegnate con vernice gialla sotto la scritta. Secondo quanto emerso le stesse croci erano apparse qualche anno fa sulla porta dell’ex segretario del PD Vito Monopoli Aloisio. Su Facebook il gruppo politico “Laboratorio di Idee” scrive: “La stessa firma, la stessa tensione politica, la stessa minaccia. E’ chiaro che esiste un’unica mano delinquenziale, che ha lo scopo di intimidire chiunque faccia politica in questo paese; non c’è alcun dubbio che il movente sia quello politico”.
Al consigliere e alla famiglia è arrivata la solidarietà anche da parte del sindaco di Morano Calabro, Nicolò De Bartolo, che ha scritto un post sulla sua pagina Facebook. “Al netto di ogni posizione politica – ha affermato De Bartolo – ci sono atti da condannare fermamente. Come primo cittadino di questa comunità oggi per me è un giorno triste. Mi auguro che le autorità preposte facciano piena luce sulla vicenda ed esprimo massima solidarietà al consigliere Severino, rimanendo a completa disposizione per qualsiasi iniziativa si voglia intraprendere sulla triste e grave vicenda”. “La violenza e la minaccia – ha aggiunto il Sindaco – sono strumenti utilizzati dai vili e dai deboli. Condanniamoli insieme, emarginando questi soggetti, che nulla hanno a che vedere con il vivere civile”.
Attestati di solidarietà
Numerosi sono stati gli attestati di vicinanza ad Angelo Biagio Severino, consigliere comunale di minoranza a Morano Calabro e componente dell’Assemblea regionale dei dem, vittima di un atto intimidatorio. Ignoti, infatti, sulla porta di un suo magazzino hanno scritto la frase “Parlare troppo” accompagnata da tre croci. “Esprimiamo piena solidarietà – scrive il Pd di Morano Calabro – al consigliere comunale Angelo Severino, colpito da un vile e odioso atto intimidatorio. Si tratta di un gesto gravissimo e che nessuno deve sottovalutare, a partire dalle istituzioni e dalla società civile. Nel comunicare la nostra vicinanza, siamo convinti che un simile episodio non fermerà il lavoro scrupoloso e attento , che il consigliere Severino sta portando avanti con determinazione da tempo. Angelo, nei giorni scorsi – sostengono i dem di Morano – è stato protagonista di denunce pubbliche e a lui va tutta la mia solidarietà e vicinanza”.
Sulla vicenda interviene anche Giannatale Tramaglino, capogruppo di MoranoLab. “Resistere e insistere. Si tratta delle stesse croci – afferma Tramaglino – che sono apparse qualche anno fa sulla porta dell’ex segretario del Pd Vito Monopoli Aloisio. La stessa firma, la stessa tensione politica, la stessa minaccia. E’ chiaro che esiste un’unica mano delinquenziale, che ha lo scopo di intimidire chiunque faccia politica in questo paese. Non c’è alcun dubbio che il movente sia quello politico. Purtroppo la giustizia perseguita solo il colpevole materiale, ma non quello morale. Piena solidarietà ad Angelo, Sonia e a tutta la famiglia. Vi siamo vicini e vi invitiamo – aggiunge il capogruppo consiliare – a resistere insieme a noi, per difendere la Libertà di espressione di tutta la cittadinanza”.
“Le minacce di morte pervenute al consigliere comunale di Morano Calabro, Angelo Biagio Severino, rappresentano l’ultimo stadio di chi cerca di intimorire e zittire – invano – una persona pulita. Condanniamo quanto accaduto senza se e senza ma”. È quanto afferma “La Migliore Calabria“, associazione politico-culturale della Provincia di Cosenza vicina alle posizioni del Partito Democratico. “Al capogruppo di opposizione- prosegue la nota – giunga la nostra solidarietà e vicinanza incondizionata. Nelle scorse settimane Severino, componente dell’associazione, aveva denunciato situazioni quantomeno eticamente discutibili”. La Migliore Calabria conclude: “Insieme a Graziano Di Natale sosterremo la sua azione. Auspichiamo che i responsabili di tale deplorevole gesto siano restituiti quanto prima alla Giustizia”.
