COSENZA – Tutti ci siamo accorti che il cielo oggi sopra le nostre teste appare “giallognolo” o “lattiginoso”. Il sole, quasi come una palla uniforme, è offuscato da uno strato quasi nebbioso. Se poi, come accaduto ieri, dovesse anche piovere, sarebbe la festa degli autolavaggi con le auto piene di terra. È il classico fenomeno della sabbia in sospensione proveniente dal deserto del Sahara, sospinta nel Mediterraneo dai venti di scirocco. Una vera e propria nube che si estende su gran parte delle regioni meridionali facendo apparire, appunto, il cielo giallognolo, lattiginoso quasi rossastro.
Cielo lattiginoso: intensa ondata sulla Calabria
Un fenomeno intenso a cui siamo certamente abituati, soprattutto al Sud. Si verifica quando un intenso vortice ciclonico colpisce la Penisola Iberica e Algeria. Il richiamo di correnti meridionali è così forte che comporta la risalita del pulviscolo dal cuore del Sahara, il più grande deserto del Mondo, fino a migliaia di chilometri a Nord, trasportato dalle correnti in quota. Ed è proprio quello che sta accadendo in queste ore come mostra l’immagine del satellite dove è ben visibile il pennacchio di sabbia in movimento verso Nord.
Pulviscolo sabbioso in sospensione
Per essere più precisi, quello che vediamo in cielo non è sabbia vera e propria, ma si tratta di un pulviscolo sabbioso in sospensione. Sono delle piccole particelle di polvere, molto leggere e sottili (spessore inferiore a 0.01 millimetri). Agganciate dalle correnti ascensionali, tendono a salire di quota per poi venire spinte a migliaia di chilometri verso Nord da venti forti meridionali.