Trebisacce: “Liberi di volare” al Filangieri, per combattere le dipendenze giovanili

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Il progetto, che coinvolge tre province d’Italia, Cosenza, Reggio Calabria e Roma, è promosso dall’associazione di promozione sociale Unipromos

                 

TREBISACCE  (CS) – Primo appuntamento all’Istituto tecnico statale “Filangieri” di Trebisacce la per il progetto “Liberi di volare” di Unipromos. La finalità dell’iniziativa è formare e informare i ragazzi per prevenire le dipendenze patologiche e i rischi correlati, attraverso l’introduzione di nuove strategie di peer education. Droga, alcol, bullismo e cyberbullismo, ludopatia, solitudine virtuale sono i cancri che affliggono in particolar modo la gioventù che potrebbe intraprendere comportamenti a rischio. L’obiettivo è creare un comune cammino verso la prevenzione sull’uso e sull’abuso di sostanze psicoattive e di contrasto a modelli di comportamento patologici, per conoscere le loro paure ed affrontarle.

Hanno partecipato il sindaco di Trebisacce Franco Mundo,  l’assessore all’istruzione del comune di Trebisacce Roberta Romanelli, il dirigente scolastico Laura Gioia, Benedetto Di Iacovo,  coordinatore del progetto Liberi di Volare Unipromos,  Giuseppe Clausi responsabile tecnico del progetto, Gaetano Dattoli docente dell’istituto Filangieri e il profesoore Domenico Marino. Il progetto, che coinvolge tre province d’Italia, Cosenza, Reggio Calabria e Roma, è promosso dall’Associazione di promozione sociale Unipromos. Il progetto avrà diverse articolazioni a partire da un comitato scientifico con differenti materie specialistiche: sociologia del lavoro, economica, mondo del lavoro e mondo della scuola ed economia.

 

 

Ad introdurre i lavori il Dirigente Scolastico Laura Gioia: «Dipendere significa pendere da qualcosa, essere attaccati a qualcosa che ci porta a comportamenti ripetitivi e lesivi per la salute. Una persona dipendente cerca il senso del proprio valore nell’approvazione degli altri, ma alla base della sua dipendenza c’è spesso un problema di autostima che nasce da un cattivo rapporto con se stessi, da uno scarso rapporto per se, dal bisogno costante di appoggiarsi e farsi sostenere da qualcosa o qualcuno, dalla debolezza d’animo che nelle aule si camuffa in arroganza, trasgressione e sofferenza. Ma dietro ogni atteggiamento c’è una richiesta di aiuto. E voi cercate di mettervi in quest’ottica ed aiutare il vostro compagno, individuare il problema. E se quel qualcosa a cui appoggiarsi fosse la scuola? E la famiglia? Questi giocano un ruolo cruciale nel processo di crescita dei giovani poiché rappresentano le principali agenzie educative nell’accompagnare la crescita del giovane anche nelle proprie scelte. Sono fermamente convinta di quanto la scuola possa incidere sulla vostra volontà, autostima, amore e cura di voi stessi».

«Perché Liberi di volare? Dovete volare, sognare, amare, dovete avere la libertà e la dipendenza solo dal lavoro». Esordisce così il Coordinatore del Progetto Liberi di Volare Unipromos Benedetto Di Iacovo. «Questo progetto è stato voluto da Unipromos, da un calabrese a capo dell’associazione, Domenico Mamone per affrontare le dipendenze patologiche che affliggono i giovani: droga, alcol, azzardopatia, bullismo e cyber bullismo e le nuove solitudini virtuali. Vogliamo fare un’azione di prevenzione e di contrasto. Siamo partiti da un solo numero: 670 mila ragazzi nel 2018 hanno avuto rapporti con la droga. E’ un numero enorme che l’Italia non si può permettere se unita alla storia dei cervelli che vanno via dall’Italia perché non c’è sbocco lavorativo. Il vostro cervello deve essere libero da ogni dipendenza per avere nuovi costruttori del futuro.

 

 

Noi ci stiamo avviando verso le società in cui abbiamo necessità di avere una società sana, prevenire gli elementi patologici: la droga è un cancro che va estirpato e non deve interessare ai giovani. I giovani sono da ieri il nostro futuro e non possiamo aspettare di risolvere i problemi».

Di Iacovo ha poi spiegato il progetto: «Avrà alcune articolazioni: un comitato scientifico con differenti materie specialistiche: sociologia del lavoro, economica, mondo del lavoro e mondo della scuola ed economia. Questo progetto si avvale della metodologia peer education, tra pari e alla pari, una interazione dal basso con una Community che andremo a realizzare. www.Liberidivolare.eu, è il sito su cui è presente una guida già costruita sulle 5 patologie che noi abbiamo individuato: i fenomeni e gli effetti che si producano.

La droga come incide e modifica l’aspetto, i rapporti interpersonali; il bullismo con episodi di devianze giovanili che crea turbamento alla salute e allo sviluppo psicofisico dei minori. Questo, legato al cyber bullismo “mi nascondo dietro un mouse e nessuno mai mi potrà beccare”. Il raggio di azione dei social che i giovani conoscono è molto più elevato. L’azzardopatia: non solo si spende quello che sia ha ma si spende anche quello che non si ha, con danni enormi alla famiglie. Poi la dipendenza del XXI secolo: la dipendenza da internet e le solitudini virtuali. Considero la tecnologia l’innovazione, ma la si deve governare. I nostri telefonini sono utili, internet è utile per comunicare e conoscere ma non per annullare le relazioni interpersonali».

Conclude Di Iacovo: «Voi comunicate sentimenti, relazioni, emozioni, idee progettuali ma fatelo in un sistema relazionale, fra di voi, guardandovi negli occhi».

«Queste chiacchierate portano a far emergere problematiche che non sono soltanto vostre ma anche nostre». A prendere la parola e uno dei docenti dell’Istituto Filangieri, Gaetano Dattoli «I problemi, la difficoltà ad interagire tra di voi, gli egoismi. Tutto questo rientra nella sfera delle cosiddette dipendenze comportamentali. Adesso tocca a voi» E poi parlando del sito “Liberi di volare”: «E’ uno strumento importantissimo e fondamentale. Tante volte ci diciamo in classe e fuori che ormai quel concetto di evasione. Non esiste più il concetto di evasione determinato dal bicchiere in più, la cannetta: e’ solo ed esclusivamente un mortificarsi, un illudersi sempre di più.

La cosa importante importantissima oggi è che ciò che si è creato è per voi. Non devono esistere paure e dobbiamo confrontarci. Oggi registro un dato importante: ciò che abbiamo fatto qui a scuola quel concetto che era qualcosa di scientifico e letto sui libri di scuola “Peer educations” che io amo definire educazione alla pari, insieme, un confronto tra noi docenti e voi studenti. L’altro dato che registro è la sensibilità che la città ha verso queste problematiche attraverso sportelli di prevenzione: la parola chiave, l’essenza del progetto “Liberi di Volare”, la natura preventiva delle cose. Una volta arrivati ad essere patologicamente coinvolti il problema diventa più difficile da gestire. Questa educazione alla pari invece deve portare a fare rete e nel nostro piccolo ci stiamo riuscendo»

«Ho dato la disponibilità a questo progetto – ha dichiarato l’assessore Roberta Romanelli – perché non solo era un momento di confronto sul tema di rilevanza sociale, ma era anche l’occasione per far emergere nell’ambito della scuola quelle che sono situazioni di disagio che per essere risolte richiedono l’intervento esterno. Ho ricordato ai ragazzi che loro hanno il diritto di crescere felici e che noi dobbiamo porre in essere tutto quanto è necessario per tutelare questo diritto. Ma ho detto loro che hanno anche il dovere di essere felici perché le dipendenze non fanno male soltanto a chi ne soffre ma anche agli affetti».

Nel corso dell’incontro “Dipendenze, come sconfiggerle” il presidente della regione Calabria Mario Oliverio attraverso un video ha sottolineato l’importanza del progetto Unipromos che guarda al futuro dei giovani. Gli studenti hanno poi realizzato anche interviste narrative e risposto ad un questionario sulle dipendenze. Il progetto è già online con una guida specifica con la quale gli studenti oltre ad analizzare le problematiche della Droga, Bullismo, Alcolismo, Azzardopatia, New addction, avranno in mano le “istruzioni” per l’uso per evitare o per uscire da dette dipendenze.

 

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