Il Movimento Le Lampare bassojonicocosentino chiede la bonifica immediata dell’area, divenuta “Scempio Brettio”
CARIATI (CS) – Un luogo d’immenso valore storico e culturale, testimonianza di antiche civiltà dedite all’agricoltura e alla pastorizia: parliamo della “Tomba Brettia”, sita su una collina in periferia di Cariati, facilmente raggiungibile dalla statale 106. Purtroppo, oggi, la strada d’accesso al luogo si presenta come una discarica a cielo aperto. Lo “Scempio Brettio”, è stato segnalato e fotografato dal Movimento Le Lampare bassojonicocosentino che ne chiede l’immediata bonifica.
“Il Movimento – si legge in una nota – chiede la bonifica immediata della zona di accesso alla TOMBA BRETTIA , nei pressi del pontino lungo la strada d’accesso, dove sono presenti nel letto del torrente sterro, calcinacci, servizi igienici, lavandini, divani, come da foto allegate. Materiali inquinanti che intralciano il percorso del torrente creando di fatto una barriera.”
Finora la zona è stata completamente dimenticata e lasciata nell’incuria e abbandono totale (come testimoniano le foto scattate dal Movimento). Eppure lì risiede un pezzo di storia, che non merita certamente tale degrado. La Tomba Brettia, infatti, si suppone sia la tomba di un guerriero risalente più o meno al IV-III secolo a.C.; scoperta negli anni ’70. All’interno è stato ritrovato un affresco, che probabilmente rappresentava la vita del guerriero Brezio e, sepolti insieme al suo corpo, numerosi oggetti. Si tratta della sua armatura in bronzo, un cinturone, un elmo, una spada, delle anfore, dei piatti, e altri oggetti del suo corredo funerario. Attualmente l’area per giungervi, versa in queste condizioni: la memoria storica dei bretti finisce in una discarica.