Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Protesta su Statale 106, sindaci rispondono alla Prefettura «sorpresi della presa di posizione»

Area Urbana

Protesta su Statale 106, sindaci rispondono alla Prefettura «sorpresi della presa di posizione»

Pubblicato

il

protesta_sindaci_prefettura cs 106

COSENZA – La Prefettura ha definito la protesta dei sindaci di Cassano, Villapiana, Francavilla, Cerchiara, Albidona, Amendolara e Roseto Capo Spulico una “iniziativa clamorosa quanto inusuale, che non si ritiene conforme al consueto rispetto interistituzionale ma i primi cittadini non hanno intenzione di arretrare e si dicono “sorpresi dalla presa di posizione”. La protesta infatti, è proseguita all’esterno della struttura in piazza 11 Settembre.

Siamo veramente sorpresi per la presa di posizione assunta dalla Prefettura di Cosenza in merito alla nostra protesta di oggi. Abbiamo precisato sin dall’inizio che la nostra iniziativa non era diretta contro il Prefetto, che consideriamo anzi un corretto interlocutore istituzionale e non é mai stato l’obiettivo della nostra protesta”.

I sindaci, nel pomeriggio, hanno lasciato gli uffici della Prefettura, in coincidenza con l’orario di chiusura degli uffici, e stanno proseguendo adesso la loro protesta nello spazio antistante la sede dell’Ufficio territoriale del Governo.

Solidarietà da Bevacqua e Iacucci

Il capogruppo del Pd Mimmo Bevacqua e il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Iacucci esprimono la propria solidarietà, insieme a quella dell’intero gruppo dem e del partito regionale, ai sindaci dei Comuni del cosentino che stanno protestando per i ritardi accumulati nel completamento del terzo megalotto della ss 106 e per la loro comllessiva gestione.

Quello che sta avvenendo nella gestione dei lavori per la realizzazione del terzo megalotto – affermano Bevacqua e Iacucci – va fortemente stigmatizzato. Non soltanto i ritardi stanno amplificando l’isolamento dei popolosi Comuni del cosentino interessati, ma anche l’individuazione degli svincoli e la destinazione delle risorse per le opere compensative stanno procedendo senza alcuna logica e alcun confronto”.

“I sindaci dunque – proseguono i due – hanno fatto bene a fare sentire la propria voce e a chiedere con forza un incontro con i rappresentanti del governo e magari direttamente con il presidente del Consiglio dei ministri per avviare un tavolo di concertazione che tenga in considerazione le valutazioni e le proposte dei sindaci del comprensorio interessato dai lavori. I primi cittadini sono proprio coloro che, più di tutti, conoscono il territorio che amministrano, le sue esigenze e le migliori soluzioni per fare in modo che si evitino clamorosi errori già commessi nel passato nella realizzazioni di infrastrutture nevralgiche per la Calabria”.

“Per quanto ci riguarda – concludono Bevacqua e Iacucci – metteremo in atto tutte le iniziative necessarie per fare in modo che si arrivi ad un confronto efficace con il tramite della Prefettura di Cosenza. Non c’è più tempo da perdere e urgono soluzioni efficaci e condivise e, in questa direzione, crediamo che un ruolo fondamentale dovrebbe averlo il governo regione che, invece, è assente nel dibattito e poco incisivo nei confronti di Anas e Rfi”.

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA