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Ponte sullo Stretto. Salvini “ci sarà anche una metropolitana”. E Forza Italia “ce l’abbiamo fatta, Presidente”

Calabria

Ponte sullo Stretto. Salvini “ci sarà anche una metropolitana”. E Forza Italia “ce l’abbiamo fatta, Presidente”

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Ponte sullo stretto di Messina Fi

ROMA – Il Cipess ha dunque approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina che comprende un’articolata documentazione presentata dal Ministero delle infrastrutture e trasporti avviando così la fase espropriativa, che seguirà l’avanzamento delle attività di cantiere. Un’opera da 13,5 miliardi interamente finanziata con fondi statali e aumento di capitale sottoscritto dal MEF. 

Ponte sospeso più lungo al mondo

Sarà il ponte sospeso a campata unica più lungo del mondo: 3,3 Km con attraversamento stradale e ferroviario integrati. L’impalcato sarà largo circa 60 metri e ospiterà tre corsie stradali per senso di marcia, due binari ferroviari e due corsie di servizio. Avrà una capacità massima di 200 treni al giorno e 6mila veicoli ogni ora. Previsto un pedaggio di circa 10 euro per le auto. Le torri in acciaio sono alte 399 metri e il Ponte è progettato per resistere ad eventi sismici e venti estremi. In Calabria i collegamenti stradali si estenderanno per circa 10 chilometri, mentre il tratto ferroviario nella nostra regione misurerà 2,7 km e sarà progettato per collegarsi sia alla linea tirrenica che alla futura linea AV Salerno-Reggio Calabria.

L’avvio dei lavori è previsto entro il 2025 con le opere preliminari (piste di cantiere, bonifiche, indagini archeologiche, campi base): Seguiranno poi tre fasi costruttive: collegamenti stradali e ferroviari (da maggio 2026), gallerie, svincoli e nuove stazioni (da settembre 2026), costruzione del ponte e torri (da marzo 2027). L’auspicio e l’obiettivo del Governo è l‘attraversamento del Ponte sullo Stretto tra il 2032 e il 2033 “è quello che i tecnici prevedono” ha detto ancora Salvini.

Lotta alle infiltrazioni mafiose

“Il fronte della sicurezza e del contrasto alle infiltrazioni mafiose è un fronte fondamentale che ci vede schierati h24″ ha detto Salvini. “Contrastare ogni qualsivoglia tentativo di infiltrazione sarà una nostra ragion d’essere. Con il ministero dell’Interno si stanno adottando tutti protocolli come già per expo e le Olimpiadi: bisogna attenzionare tutta la filiera, perché sia impermeabile ai malintenzionati. Se si dovesse non fare ponte perché ci sono mafia e ‘ndrangheta allora non facciamo più niente”.

Ci sarà anche la metropolitana Stretto con 3 fermate

“Sui territori cambia il mondo: faccio un esempio su tutti, ci sarà la metropolitana dello Stretto. Cioè il manufatto Ponte è meno della metà del costo complessivo di quello che è un restyling totale del fronte messinese e reggino. Ci saranno tre fermate sul fronte messinese, che collegheranno tutti i giorni studenti pendolari, lavoratori, ingegneri, turisti in metropolitana una sponda all’altra sponda” ha aggiunto ancora il vicepremier e ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini presentando in conferenza stampa.

Forza Italia dedica il via libera a Berlusconi

Il via libera al definitivo alla realizzazione del Ponte sullo Stretto è stato commentato anche da Forza Italia che con un post sui social ha dedicato il via libera a Silvio Berlusconi. “Un’altra promessa mantenuta per l’Italia – scrive il partito su Facebook -. Adesso avanti con il massimo impegno per la realizzazione del Ponte“.

Per il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani si “realizza il sogno di Berlusconi” perchè “oggi si è compiuto l’atto decisivo di un lungo percorso. Con l’approvazione definitiva del progetto per il ponte sullo Stretto di Messina, possono partire i lavori per realizzare la più grande opera ingegneristica mai costruita in Italia: il ponte a navata unica più lungo del mondo. Era il sogno di Silvio Berlusconi, un impegno che Forza Italia e i suoi rappresentanti al governo avevano preso con i cittadini, non solo quelli del Mezzogiorno ma con tutti gli italiani. Un’opera che avrà un impatto benefico sull’economia, sul turismo e sulle condizioni sociali per l’Italia intera”.

“Il ponte – prosegue Tajani – sarà una struttura strategica, non solo per avvicinare la Sicilia al resto d’Italia e all’Europa, ma per lo sviluppo delle aree contermini, come sempre avviene nel mondo laddove si realizzano grandi opere infrastrutturali. Il ponte servirà anche per la crescita economica e sociale di tutto il Sud, e per un’opera di contrasto allo spopolamento delle aree interne, intorno alla quale costruire un futuro prospero per il Mezzogiorno. Il coraggio di una scelta. La forza politica di un Governo unito, coerente e determinato di fronte alle grandi sfide. Una giornata storica che dedichiamo al Presidente Berlusconi, alla sua lungimiranza, alla sua straordinaria visione, alla sua voglia di rendere sempre più grande l’Italia”.

Invece del Ponte “Salvini canta vittoria, ma il progetto è un bluff”

“Dopo anni di ritardi, pasticci e annunci disattesi, il ministro Salvini esulta per l’approvazione da parte del Cipess di un progetto incompleto, inadeguato e tecnicamente irricevibile. Il progetto, ancora privo dei requisiti minimi di legge per essere considerato “definitivo”, presenta lacune gravi, è sismicamente inaccettabile e rinvia alla fase esecutiva studi e approfondimenti che avrebbero dovuto essere preliminari: siamo di fronte all’ultima forzatura del Governo”. Lo scrive, in una nota, l’associazione Invece del Ponte.

“Solo propaganda: i cantieri restano un miraggio”

“Nel frattempo – si legge nel documento – i costi sono quasi triplicati senza alcuna nuova gara, in violazione delle norme europee. Il Governo ha piegato regole e procedure, introducendo “motivi imperativi” del tutto inventati, modificando retroattivamente clausole di gara, e aggirando il necessario parere preventivo della Commissione Europea. Un pasticcio giuridico che mina principi costituzionali e comunitari. Si prometteva l’apertura dei cantieri entro l’estate 2023. Oggi, i cantieri restano un miraggio, solo propaganda. Eppure – si osserva nella nota – qualcuno festeggia: Webuild, infatti, si prepara a firmare un contratto miliardario ipoteticamente garantito da una maxi-penale in caso di stop. Ipoteticamente, perché l’illegittimità costituzionale o europea dei decreti travolgerebbe anche i contratti. E la sottoscrizione degli accordi potrebbe essere intempestiva: la Corte dei Conti deve ancora “bollinare” il progetto, e non è detto che un progetto così “problematico” passi indenne per la pubblicazione. A perdere, come sempre, sono i cittadini, penalizzati da un progetto che danneggia le economie locali, indebolisce la portualità italiana, succhia risorse già destinate ad altri preziosi progetti e distorce l’interesse pubblico. Il Governo – conclude l’associazione Invece del Ponte – attraverso il Cipess, ha deciso di approvare comunque questo progetto: se ne assume la piena responsabilità. E sarà chiamato a risponderne“.

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