Provincia
Percolato nel fiume Nicà: Cariati e Crucoli vietano pesca, balneazione e consumo di acqua
 
																								
												
												
											SCALA COELI (CS) – In seguito allo sversamento di percolato dalla discarica di località Pipino di Scala Coeli per la rottura di un tubo, il sindaco di Crucoli, Cataldo Librandi, ha emesso un’ordinanza di divieto di pesca di tutte le specie ittiche, il divieto di balneazione nel tratto di mare, per la lunghezza di n. 1 chilometro, a sud della foce del fiume Nicà, nonché il divieto di approvvigionamento idrico dallo stesso corso d’acua per gli animali domestici, di allevamento e per uso agricolo. Stessa cosa ha fatto il sindaco di Cariati, Cataldo Minò.
Una decisione precauzionale presa in considerazione che il percolato ha invaso l’intero tratto del fiume Nicà con riversamento in mare. “Allo stato attuale – è scritto nell’ordinanza del sindaco di Crucoli – è altissimo il potenziale rischio per la salute nel caso in cui tali acque siano utilizzate per la pesca di specie ittiche, nonché se utilizzate per attività di produzione di beni e/o servizi direttamente od indirettamente connesse al consumo umano od animale”.
L’ordinanza sarà valida fino al ripristino delle condizioni di usabilità da certificare da parte delle Autorità competenti. I sindaci di Cariati e Crucoli hanno anche chiesto di avviare delle verifiche sulle misure di sicurezza dell’impianto e si sono riservato di procedere, insieme ad associazioni di categoria ed ambientaliste dei territori, per eventuale richiesta di danni. Arpacal Cosenza ha eseguito il campionamento delle acque dei torrenti e del fiume contaminati dal percolato e preleverà anche campioni di acqua del mare alla foce del fiume Nicà.
Occhiuto: “monitoriamo l’evolversi della situazione”
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sta seguendo in prima persona la vicenda della discarica di Scala Coeli, situata al confine tra le province di Cosenza e Crotone, interessata da una fuoriuscita di percolato che in parte è confluito nel vicino fiume Nicà.
Nella giornata odierna il governatore ha incontrato, presso il proprio ufficio alla Cittadella di Catanzaro, il commissario straordinario di Arpa Calabria, Emilio Errigo, e il direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia.
ArpaCal è intervenuta sul posto con proprio personale per monitorare la situazione e per dare supporto alle forze di Polizia.
Personale tecnico del servizio suolo e rifiuti del Dipartimento provinciale di Cosenza e i Carabinieri Forestali di Corigliano-Rossano hanno eseguito i campionamenti delle acque superficiali per fornire indicazioni in merito alla messa in sicurezza dell’area. Il sito è stato sottoposto a sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria per garantire l’immediata attivazione di quanto necessario per contenere il danno ambientale.
“La Regione sta seguendo con grande attenzione questa vicenda – afferma il presidente Roberto Occhiuto – e siamo a disposizione degli inquirenti: vogliamo chiarezza a tutela del territorio e a tutela della salute dei cittadini.
ArpaCal, che ringrazio, ha dato un supporto indispensabile alle forze dell’ordine e continuerà a farlo, intensificando nei prossimi giorni la propria attività per salvaguardare l’ambiente: vanno monitorati il fiume Nicà e il tratto di mare antistante la foce di questo corso d’acqua per verificare l’impatto sull’area interessata da questo sversamento.
Parallelamente bisogna lavorare per individuare le responsabilità. Sulla tutela dell’ambiente, in Calabria, tolleranza zero”, sottolinea il governatore.
 
 
                        
 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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