COSENZA – La miccia della gelosia. Per i residenti di San Vito, è stata una giornata davvero “infernale”. Paola, il nome è di fantasia, una 65enne, convinta che il marito la tradisse da tempo,
s’è barricata in casa e ha minacciato di farsi saltare in aria. Le urla della donna, hanno richiamato l’attenzione dei vicini che, di fronte a quello spettacolo delirante, inscenato sul balcone di casa, hanno allertato le sale operative di vigili del fuoco, polizia, carabinieri e 118. In una manciata di minuti, la zona, teatro dell’emergenza, è stata presidiata dalle forze dell’ordine. I vigili del fuoco hanno provato ad entrare nell’appartamento, ma si sono dovuti fermare davanti alle minacce della donna: faccio saltare la casa, se vi avvicinate. E’ toccato allora al vicequestore aggiunto Gerardo Di Nunno, capo della squadra Volante, utilizzare tutta la sua bravura diplomatica per aprire un fronte di dialogo con la donna, nel tentativo di convincerla psicologicamente a farla desistere dal suo insano gesto. Anche i familiari della donna sono giunti sul posto. Ma nemmeno a loro, Paola ha voluto dare ascolto, urlando contro il marito tutta la sua rabbia per quella presunta relazione extraconiugale. Mentre il capo della squadra Volante e i suoi uomini hanno continuato a parlare con la donna, nel tentativo di distrarla e farle “abbassare” i decibel della rabbia, i vigili del fuoco, coordinati dal comandante Gino Novello, hanno studiato una strada alternativa per entrare in casa. Proprio mentre analizzavano attentamente il possibile percorso alternativo, i pompieri si sono resi conto che la “barricata” utilizzava una telecamera, puntata proprio sul portone della sua palazzina, per vedere i movimenti dei suoi “non graditi” soccorritori. Con il passare delle ore la situazione s’è fatta sempre più complicata. Il quartiere di San Vito è diventato ben presto “l’anfiteatro” della paura. Vicini di casa, familiari, conoscenti della donna, hanno cercato di parlare con lei, per farla ragionare. “Se ne devono andare via tutti, io sono nella mia casa e da quà nessuno mi può cacciare. Provate ad avvicinarci e vedrete cosa succede”. Ad un tratto il balcone, posto al terzo piano della palazzina di San Vito, s’è aperto ed è uscita la donna con un lungo coltello in mano che, inveendo contro le forze dell’ordine, ha rassicurato familiari e vicini che stava bene. Fallito dunque ogni tentativo di irruzione, così come arenato ogni possibile intervento ad effetto sorpresa, gli agenti della polziia e i vigili del fuoco hanno iniziato a dialogare con Paola. Il dialogo è stato il primo segnale di apertura e di disgelo. Pochi minuti dopo, infatti, la donna è uscita dal portone, facendosi soccorrere. E’ sera tardi quando la normalità ritorna in contrada San Vito.