COSENZA – L’Ao perde i pezzi. Che la sanità non goda di ottima salute è noto, arcinoto, detto e stradetto, ma parlare di un sistema sanitario malato
, non è semplicemente legato alla disorganizzazione nei reparti, alla carenza di personale, alla difficoltà di posti letto e ad altro, è anche legato a quello che succede nelle stenze dei bottoni. Si è dimesso, infatti, Achille Gentile, direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. Il manager ha lasciato ufficialmente per motivi personali, ma nei corridoi dell’Annunziata e soprattutto nel classico tam tam tra i ben informati, si mormora che dietro la scelta ci siano anche ragioni politiche. Achille Gentile è un uomo di esperienza che conosce bene la macchina ospedaliera e dopo il lavoro complesso, difficile fatto in oltre 15 mesi perché lasciare? Per la sanità cosentina, dunque, arriva un nuovo scossone, seguito allo scontro tra Gianfranco Scarpelli e Flavio Cedolia (rispettivamente direttore generale e direttore amministrativo dell’Asp bruzia), concluso con l’allontanamento di quest’ultimo dal suo ruolo. Gentile era stato nominato nel settembre 2011. Al suo posto, secondo le indiscrezioni filtrate, potrebbe arrivare Marco Aloise. Quest’ultima sarebbe una nomina tutta politica. Aloise, infatti, arriva da Alleanza nazionale ed è stato candidato a sindaco di Paola nel 2003. Anche lui ha un passato da manager della sanità. Era stato nominato proprio direttore amministrativo dell’ospedale di Paola quando sulle sponde del Tirreno comandava Ennio Logatto. Dopo quella scelta, si era aperto un lungo contenzioso, visto che da più parti si ipotizzava che Aloise non avesse i requisiti necessari per ricoprire l’incarico.
LARATTA E GUCCIONE – Per Franco Laratta e Carlo Guccione non c’è dubbio: «Le dimissioni di Achille Gentile da direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera di Cosenza e prima ancora di Fabio Cedolia (da direttore amministrativo dell’Asp bruzia, ndr), rivelano una spietata guerra di potere nella sanità calabrese». Le due defezioni, in effetti, sono segnali importanti, per la Provincia che “pesa” di più sulla bilancia sanitaria regionale. E aprono a qualche dubbio, secondo il deputato e il consigliere regionale del Pd: «Perché Achille Gentile se n’è andato? Perché le dimissioni costrette di Fabio Cedolia? Sono interrogativi che richiedono una risposta netta e chiara. Il caos nella sanità calabrese è sempre più evidente. Ma da parte dei suoi vertici non arrivano decisioni coraggiose. Arrivano invece giochi di potere finalizzati al controllo delle strutture sanitarie». Che, «in tempo di campagna elettorale hanno un valore particolare. Chi governa la regione e la sanità della Calabria, usa metodi e mezzi sempre più spregiudicati sulla pelle dei cittadini e dei pazienti». La politica, il consenso e il diritto alla salute. Speriamo che a rimetterci non siano i cittadini.