Area Urbana
La Calabria legge poco ma Cosenza resiste tra Free Library e progetti culturali
COSENZA – Nel 2025, l’Italia continua a confrontarsi con una crisi culturale silenziosa, soprattutto nelle regioni del Sud. Secondo l’osservatorio dell’AIE (Associazione Italiana Editori), presentato alla fiera “Più libri più liberi”, solo il 62% dei cittadini di otto regioni meridionali (Abruzzo, Molise, Sicilia, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Campania) legge libri cartacei, ebook o ascolta audiolibri. Un dato ben al di sotto della media nazionale del 72% e lontano dal 77% registrato nel Centro-Nord.
Calabria ultima per lettori adulti e giovani
In questo scenario già debole, la Calabria si distingue per i numeri più bassi: nel 2025, solo il 23,9% degli adulti ha letto almeno un libro, collocandosi all’ultimo posto tra le regioni italiane. Anche tra i giovani la situazione è allarmante: appena il 35,9% dei bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni ha letto un libro, contro una media nazionale del 51,9%.
Lettura debole e in calo
L’analisi evidenzia una lettura sporadica e disorganizzata. Il tempo settimanale medio dedicato alla lettura è in calo: nel 2024 si è attestato a 2 ore e 47 minuti, mentre nel 2022 era di 3 ore e 32 minuti. Un segnale di un disinteresse crescente e preoccupante.
Librerie insufficienti, biblioteche sottodotate
La Calabria soffre anche di una carenza strutturale: una libreria ogni 20.880 abitanti, rispetto a una ogni 15.730 nel Centro-Nord. Le biblioteche, spesso inadeguate per patrimonio e accessibilità, registrano tassi di prestito per abitante inferiori di oltre dieci volte rispetto al Nord.
La proposta: un patto regionale per la lettura
Secondo studiosi e operatori culturali, è necessario costruire un vero e proprio “patto regionale per la lettura”, coinvolgendo scuole, biblioteche, librerie, enti locali e associazioni. Investire in infrastrutture culturali e nella formazione può contribuire a colmare il divario Nord-Sud e a restituire centralità al libro nella vita quotidiana.
Cosenza, un esempio positivo
In questo contesto, Cosenza rappresenta un’eccezione virtuosa. A gennaio 2025 ha ottenuto la riconferma del titolo di “Città che legge” fino al 2026. L’amministrazione comunale ha promosso iniziative come “LibrinComune”, “Aperinchiostro” e “Libriamoci”, coinvolgendo scuole, ospedali e istituti penitenziari. Eventi che hanno portato la lettura anche in luoghi difficili da raggiungere, con il coinvolgimento di autori e figure di rilievo del panorama culturale.
Le Free Library: la lettura che nasce dal basso
A Cosenza stanno crescendo le cosiddette Free Library, piccole biblioteche gratuite allestite in spazi pubblici o privati e accessibili a tutti. Chiunque può prendere o lasciare un libro. Si tratta spesso di casette in legno o plastica, resistenti e con sportelli trasparenti, che custodiscono volumi donati da cittadini, scuole o associazioni. La gestione è spontanea oppure affidata a gruppi locali. Un modello che promuove la circolazione della lettura in modo semplice, diretto e gratuito.
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