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Smartphone e microcellulari nel carcere di Rossano: anche droga e armi

Ionio

Smartphone e microcellulari nel carcere di Rossano: anche droga e armi

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carcere di rossano

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Smartphone, microtelefoni, auricolari senza fili, caricabatterie e persino droga e armi rudimentali. E’ quanto hanno scoperto gli agenti di Polizia penitenziaria nel corso di un’operazione compiuta ieri all’interno del carcere di Rossano. A renderlo noto è il sindacato Sinappe che sottolinea come “da alcune prime informazioni pare che il dato impressionante sia dovuto alla quantità di quanto rinvenuto e dall’abilità con cui erano stati occultati”. “Nonostante la previsione di reato per ingresso e detenzione illecita di telefoni nelle carceri, per il quale il codice penale oggi prevede una pena che va da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra diminuire.

“Da sempre il Sinappe – spiega il vicecoordinatore Cristina Busà – è vicino alle innumerevoli problematiche del Penitenziario di Rossano, ma certamente nulla poteva lasciar presagire una possibilità di tale entità: il personale di Polizia penitenziaria necessita di sostegno, di idonei supporti tecnologici che consentano di operare in sicurezza, schermature che rendano impossibile la comunicazione con l’esterno; l’augurio più grande che si possa fare è che l’Amministrazione prenda atto di quanto rinvenuto e che si accendano i riflettori sul Penitenziario di contrada Ciminata in considerazione, soprattutto, della tipologia dei detenuti che vi sono ristretti”.

Il plauso del Sinappe va ancora una volta ai colleghi intervenuti dai diversi penitenziari della regione, per la professionalità, per l’attenzione e la costante dimostrazione di essere garante della legalità all’interno degli istituti penitenziari.

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