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Diamante: focolaio di botulino, indagati anche due medici di una clinica privata

Tirreno

Diamante: focolaio di botulino, indagati anche due medici di una clinica privata

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PAOLA (CS) – L’inchiesta sulla grave intossicazione da botulino a Diamante si allarga e, oltre al titolare del food truck, già indagato per omicidio colposo e lesioni personali colpose, anche due medici di una clinica privata di Belvedere Marittimo sono finiti sotto indagine. Secondo quanto emerso non avrebbero diagnosticato l’intossicazione da botulino alle due vittime che si sarebbero recate nella struttura, alle quali non sarebbe stata fornita un’indicazione o sarebbe stato suggerito di recarsi in un ospedale pubblico.

Intanto, il proprietario dell’attività ambulante, sentito nel corso di un interrogatorio dal procuratore capo di Paola, Domenico Fiordalisi avrebbe ammesso di aver lasciato i barattoli dei broccoli sott’olio aperti, per mostrarli ai clienti, e di averli riposti in frigorifero solo la sera. Una prassi pericolosa che, secondo gli inquirenti, potrebbe aver favorito lo sviluppo della tossina botulinica nelle conserve.

Nel registro degli indagati sono stati iscritti anche i due rappresentanti legali delle aziende produttrici degli ingredienti ed è al vaglio anche la posizione del macellaio che ha fornito le salsicce. L’esame degli investigatori punta ad esaminare l’intera catena di produzione e somministrazione. Intanto sono attesi i risultati degli esami chimici affidati all’Istituto Superiore di Sanità previsti per mercoledì utili a stabilire con precisione dove e come si sia sviluppata la tossina. Intanto restano ricoverate 12 persone all’Annunziata di Cosenza. 

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