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Cosenza, Hotel Centrale: la struttura abbandonata nel cuore della città

Area Urbana

Cosenza, Hotel Centrale: la struttura abbandonata nel cuore della città

Marco Belmonte

Pubblicato

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hotel centrale Cosenza

COSENZA – Negli ultimi mesi, la zona circostante l’Hotel Centrale, una grande struttura abbandonata e attualmente sotto sequestro nel cuore della città, è stata teatro di preoccupanti scorribande notturne. I residenti della zona, sempre più allarmati, hanno segnalato frequenti incursioni all’interno della proprietà, specialmente nelle ore notturne, suscitando crescente preoccupazione.

Sembra che l’edificio, ormai desolato e in stato di degrado, sia diventato un luogo di ritrovo per gruppi di persone provenienti da diverse nazionalità, con segnalazioni che parlano di attività legate al mercato della droga. A ciò si aggiunge la presenza di giovani coppiette, che sembrano utilizzarlo come un luogo appartato per incontri, oltre a episodi di vandalismo sempre più frequenti. Nonostante i numerosi tentativi delle forze dell’ordine di arginare la situazione, bloccando l’ingresso con grate e sbarre blindate, la struttura continua a rappresentare una facile meta per chi cerca di sfuggire ai controlli.

Alcuni abitanti della zona, preoccupati per la sicurezza, ci hanno riferito che il luogo è accessibile nonostante le misure di sicurezza messe in atto: “Ogni tanto vediamo ragazzi che riescono comunque a entrare, rompendo i vetri delle finestre. È una situazione insostenibile”, ci racconta uno dei residenti.

Abbiamo deciso di recarci sul posto per verificare di persona la situazione e parlare con i cittadini. Durante il nostro sopralluogo, è stato evidente che l’Hotel Centrale, purtroppo, è diventata un simbolo del degrado urbano, con muri scrostati e vetrate rotte. Nonostante le misure di sicurezza, la zona attorno all’hotel è deserta di giorno ma diventa un punto di ritrovo nelle ore serali e notturne.

Il luogo è stato a lungo un’importante struttura ricettiva della città, ma oggi, dopo anni di abbandono, rappresenta una piaga per il quartiere. Alcuni residenti chiedono interventi urgenti, come il rafforzamento delle misure di sicurezza o una bonifica definitiva, per restituire serenità alla zona e porre fine a questa situazione che minaccia la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.

Occupazione Hotel Centrale: il caso dei “Prendocasa”

Prima che l’Hotel Centrale venisse posto sotto sequestro e abbandonato definitivamente al degrado, la struttura era già stata al centro di un’esperienza significativa, parliamo dell’occupazione da parte del movimento “Prendocasa Cosenza”.

Per diversi mesi, l’ex albergo fu abitato da famiglie e singoli in difficoltà abitativa, che decisero di occupare l’edificio non solo per necessità, ma anche come gesto simbolico. L’obiettivo dichiarato era duplice: da un lato, richiamare l’attenzione sulla condizione di abbandono in cui versava da anni la struttura, dall’altro portare avanti un discorso pubblico sull’emergenza abitativa e sul diritto alla casa, oggi più che mai attuale, anche alla luce del recente decreto sicurezza che ha introdotto un inasprimento delle pene per chi occupa stabili o alloggi, aggravando la tensione su un tema sociale già delicato.

Durante l’occupazione, gli attivisti avevano cercato di restituire parzialmente dignità agli spazi interni, rendendoli vivibili e puliti, seppur in maniera temporanea. Non si trattava di un’insediamento improvvisato e incontrollato, ma di un’iniziativa che, pur muovendosi al limite della legalità, voleva essere una provocazione costruttiva. Alcune assemblee pubbliche furono organizzate proprio all’interno dell’hotel, con la partecipazione di cittadini e associazioni, per discutere apertamente di possibili usi alternativi dell’edificio e delle politiche abitative cittadine.

Dopo mesi di presenza, l’occupazione venne lasciata volontariamente, senza l’intervento forzato delle autorità, a dimostrazione del carattere simbolico e non conflittuale dell’iniziativa. Tuttavia, nonostante le riflessioni e il dibattito sollevato, nulla cambiò per la struttura, che da allora è rimasta priva di una destinazione concreta, esposta all’abbandono e al degrado evidente.

Oggi, il ricordo di quella occupazione riemerge nel dibattito attuale, la domanda che molti si pongono è se l’Hotel Centrale, ormai un rifugio di attività illecite, possa essere recuperato o se la struttura imponente al centro della città a due passi dal polmone verde del parco del benessere, rappresenta il grigio e la sconfitta per il territorio. Teniamo come sempre l’occhio vigile su quello che sarà il futuro della struttura, sperando di evitare che la sua decadenza continui a rappresentare una minaccia per l’intero quartiere oltre che segno di evidente degrado nel cuore della nostra città.

Antoniozzi “Il Tribunale solleciti il curatore fallimentare ad intervenire”

«Confidò che il nuovo presidente del tribunale di Cosenza solleciti il curatore fallimentare ad intervenire per ripristinare l’hotel centrale. È un patrimonio storico della città che non può essere abbandonato e che avrebbe dovuto essere custodito con solerzia anche a garanzia dei creditori. L‘Hotel poteva essere tranquillamente collocato sul mercato e oggi è necessario effettuare investimenti proprio per restituirlo ai vecchi fasti». È quanto afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi.

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