Area Urbana
Concorsi al comune di Cosenza. M5S replica alla minoranza “campioni dell’incoerenza. Farebbero bene e tacere»
 
																								
												
												
											COSENZA – «Se non fossero grottesche farebbero quasi sorridere le affermazioni della cosiddetta opposizione del Comune di Cosenza che, presa da coraggio, o forse sotto suggerimento, attacca il M5S Novelli paladini della coerenza, questi consiglieri, molti dei quali privi di credibilità politica persa per strada ogni volta che hanno cambiato casacca per interessi o convenienza, pretendono di salire sul pulpito ed impartire la predica. Peccato che i cosentini li conoscano». Lo affermano in una nota i componenti del Gruppo territoriale del Movimento 5 stelle di Cosenza.
 
Il riferimento è alla nota vicenda dei concorsi con le nomina “fatte in casa” denunciate al Comune (martedì Caruso ha annunciato una conferenza stampa dove spiegherà le procedure), nella quale la minoranza di Palazzo dei Bruzi aveva attaccato in particolare Anna Laura Orrico parlando di «silenzio assordante dell’onorevole sui concorsi in una vicenda ancor più grave se si considera che nella Giunta comunale di Cosenza siede anche un rappresentante del Movimento 5 Stelle».
«Sono gli stessi consiglieri – dicono gli attivisti del gruppo territoriale di Cosenza – che hanno contribuito al dissesto del Comune per la prima volta nella storia? Sono quelli che tacciono sugli errori ed orrori del commissario e governatore Occhiuto sulla sanità calabrese e sull’ospedale dell’Annunziata? Quelli di lustrini, feste e paillette per l’inaugurazione del Ponte di Calatrava con i soldi delle case popolari? Sono coloro che hanno sostenuto certe famiglie politiche che usano sovvertire il voto popolare democraticamente espresso e su cui ora la Procura di Cosenza indaga?»
«Ecco – prosegue la nota – se sono quelli di cui sopra avrebbero fatto meglio a tacere e leccarsi le ferite di una parte politica lacerata da lotte intestine e di potere, anzi coagulata intorno al potere. Quella parte, ricca di conflitti di interesse e convergenze parallele, il cui operato il M5s ha denunciato più e più volte come nell’ultimo caso della Calabria Film Commission, l’ente regionale usato come bancomat dalla maggioranza di destra che ha governato il Comune di Cosenza fino all’atro giorno.
Fatte queste dovute precisazioni – concludono i componenti del GT – altrimenti qualcuno avrebbe potuto pensare che il mondo si sia capovolto, è fuori discussione che il M5S, che finora ha lavorato con sacrificio e responsabilità nell’amministrazione cittadina, possa in alcun modo derogare, per chicchessia, ai propri principi fondanti».
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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