Area Urbana
Carolei, raccolta fondi per aiutare il piccolo Michele a continuare a curarsi a Roma
 
																								
												
												
											CAROLEI (CS) – Lo scorso mese di febbraio vi abbiamo raccontato la storia del Michele, un bimbo autistico di 5 anni di Carolei, affetto da sarcoma di alto grado ai tessuti molli che doveva affrontare la chemioterapia a Roma. Isabella, la mamma del piccolo, non aveva chiesto nulla, solo preghiere per il suo bambino. Sono trascorsi mesi che hanno visto il piccolo e i genitori, affrontare una dura battaglia e oggi serve una mano concreta. Alla nostra redazione è arrivato l’appello: “abbiamo avviato una raccolta fondi proprio per permettere a Michele di poter rimanere a Roma. Siamo nella capitale da quasi un anno, il percorso è lungo e ciò che ha già subito è stato davvero molto molto difficile, ma confido in Dio e nei medici. A breve dovrà subire il trapianto di midollo osseo, sarà dura ma ce la faremo”.
 
Questo l’appello lanciato dalla famiglia: “Mi chiamo Michele, ho 5 anni, sono un piccolo grande guerriero che cerca di vivere una vita nel modo più normale possibile pur non essendo facile essendo autistico e avendo difficoltà a farmi capire, spesso ho delle crisi e mi arrabbio molto ma soltanto quando non mi riesco ad esprimere e a farmi capire, ma sono bravissimo a trasmettere il mio amore anche se non parlo”.
“Sono un piccolo grande guerriero che cerca di tenersi stretta la propria vita perché ancora ho tante marachelle da fare e tanto amore da dare e ricevere, da quasi un anno ormai convivo con un mostro che vive dentro il mio corpicino, questo mostro si chiama sarcoma di Ewing crede di essere più forte di me ma con il mio coraggio e la mia forza lo farò andare via per sempre, perché questo fa un vero guerriero, combatte, credo di avere dei super poteri ecco perché sono anche un piccolo grande supereroe, riesco ad affrontare ogni dolore senza lamentarmi mai, affrontare lunghi ricoveri e soprattutto stare lontano dalla mia famiglia e dalla mia casa, infatti ci siamo dovuti trasferire a Roma, questo grazie all’aiuto di tante persone che mi vogliono bene. Questa battaglia è ancora lunga ma vincerò io perché ho Gesù vicino, con il suo amore niente è impossibile”. Speriamo che Michele possa uscire presto dall’ospedale.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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