REGGIO CALABRIA – Agiscono con lo stesso modus operandi ovvero una telefonata da parte di un sedicente esponente delle forze dell’ordine, e poi riferiscono di un incidente grave causato da un parente prossimo e passano alla richiesta di denaro in contante o di oggetti preziosi per evitare al congiunto conseguenze più gravi. Il fenomeno però si sta estendendo molto nella città di Reggio Calabria. Le vittime preferite sono persone anziane che vengono letteralmente bombardate da telefonate contemporanee su cellulari e utenze fisse. Gli ultimi episodi risalgono al 28 maggio e all’11 giugno scorsi.
Nel primo caso, una signora ultraottantenne è stata raggiunta da più telefonate sulle due utenze telefoniche in suo possesso ed informata di un grave incidente stradale causato dal figlio che necessitava di una somma di denaro per evitare la carcerazione. Frastornata dalla notizia, e bloccata per più di un’ora e mezza al telefono per evitare che potesse chiedere aiuto, l’anziana ha consegnato ad una persona, sopraggiunta pochi istanti dopo presso la sua abitazione, 120 euro in contanti e gioielli del valore di qualche migliaio di euro. La signora poi, preoccupata dalla strana situazione, ha deciso di interrompere la conversazione informando un’amica che, a sua volta, ha allertato la polizia. La Squadra Mobile in breve tempo ha individuato l’autovettura utilizzata dal soggetto per la fuga e la Stradale, avviate le ricerche, ha bloccato il mezzo con a bordo il soggetto trovando il denaro ed i monili precedentemente sottratti alla vittima. Il giovane, di origini campane, è stato quindi denunciato in stato di libertà per truffa aggravata in concorso con ignoti.
Due arresti per l’aggressione ad un 90enne
Il secondo episodio è stato più grave e ha riguardato un 90enne residente in centro città. I malviventi, giunti presso l’abitazione di una coppia di anziani, sarebbero riusciti, con lo stesso modus operandi ad impossessarsi di 2.000 euro in contanti e gioielli per quasi 200 grammi di peso. Il marito però, intuito che potesse trattarsi di una truffa, ha tentato di recuperare i propri beni provocando la reazione del malfattore che, al fine di guadagnarsi la fuga, lo ha spintonato violentemente facendolo finire a terra e provocandogli un trauma cranico ed una ferita lacero contusa al capo con una prognosi di 15 giorni.
I poliziotti della squadra mobile, anche in questo caso, hanno rapidamente individuato l’auto a bordo della quale viaggiavano i responsabili che, nel frattempo, si erano spostati in territorio catanese. La squadra mobile di Catania, ha poi perquisito il B&B dove gli stessi avevano preso alloggio e recuperato il bottino. E’ stato disposto il fermo per entrambi i soggetti in quanto gravemente indiziati dei reati rapina impropria e lesioni personali aggravate. Sono stati posti entrambi alla misura cautelare degli arresti domiciliari.