Calabria
Prepariamoci ad una settimana rovente: caldo africano sempre più intenso e picchi anche di 38 gradi
 
																								
												
												
											COSENZA – Conclusa una settimana “instabile“, con rovesci, temporali e grandinate (sabato gli ultimi rovesci su alcune zone del Tirreno Cosentino), il caldo africano torna a battere cassa. Nel corso di questa settimana l’anticiclone sub-tropicale si imporrà con prepotenza, alimentato dal suo carico di aria rovente. A partire da domani la bolla calda si espanderà con decisione verso il bacino del Mediterraneo e l’Europa orientale provocando, oltre ad una maggior stabilità atmosferica con tanto sole, anche una decisa impennata delle temperature con l’inevitabile aumento anche dell’afa e dell’umidità.
Caldo africano: temperature in aumento e picchi anche di 38 gradi
Condizioni meteo che ci accompagneranno per tutta la settimana. Le temperature che man mano aumenteranno fino a superare di 5 o 6 gradi le medie del periodo. Sulla Calabria, soprattutto nelle zone interne, la massa d’aria estremamente calda in risalita dal deserto del Sahara farà registrare valori diffusamente oltre i 34°C durante le ore più calde con un picco nei prossimi giorni anche di 36/38 gradi. Andrà peggio in altre regioni (Sardegna, Puglia e Basilicata) dove si potrebbero toccare anche i 40 gradi. Caldo ma anche umidità e afa che accentuerà la sensazione di caldo. Uno spiraglio potrebbe aprirsi nel fine settimana, quando potrebbe arrivare aria più fresca da nord a lenire le temperature.
Ondate di aria calda sempre più intense e durature
Ondate che, un tempo considerate eccezionali, oggi si presentano con cadenza settimanale e colpiscono con maggiore intensità e durata: un recente studio de iLMeteo.it ha confermato che la stagione estiva dura ormai 4 o 5 mesi con afa e caldo a tratti insopportabile, dal sapore più tropicale che europeo. Negli anni ’70-’80 in molte aree d’Italia si contavano 10-15 giorni di ‘caldo intenso’ all’anno, cioè giornate con Temperatura Percepita >=32°C (combinazione di temperatura dell’aria, velocità del vento e umidità) e/o con Temperatura >=35°C. Oggi, in media, se ne contano 35-40 o più, con punte superiori in aree urbane e nelle regioni del Centro Sud o della Pianura Padana.
Inoltre, uno studio pubblicato su PNAS e guidato dall’Università della Pennsylvania, rivela come il cambiamento climatico stia destabilizzando le onde planetarie, moltiplicando gli eventi estremi durante l’estate e rendendo le ondate di calore sempre più frequenti e intense
 
 
                        
 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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