COSENZA – Oggi 2 Novembre è il giorno della commemorazione dei defunti, un momento dedicato alla riflessione e al ricordo di coloro che ci hanno lasciato, per onorare la memoria dei cari scomparsi, e anche per rievocare i momenti condivisi. La Commemorazione dei Defunti ha radici profonde nella storia, con influenze che risalgono a tradizioni pagane e cristiane. In particolare, la Chiesa Cattolica ha istituito questa celebrazione nel IX secolo, collocandola il giorno dopo la Festa di Ognissanti (1 novembre). Una scelta che riflette l’idea di celebrare, dopo tutti i santi, un giorno per i defunti. In questa giornata le famiglie si recano al cimitero per una visita visita ai propri cari, per portare un fiore, per vivere un momento di raccoglimento e rispetto. Un’occasione per esprimere gratitudine verso le persone che hanno lasciato un segno profondo nelle nostre vite. In una società spesso frenetica e superficiale, questa giornata invita a fermarsi e ad onorare la nostra storia e le persone che l’hanno arricchita.
In Calabria la commemorazione dei defunti è un momento di raccoglimento e rispetto e spesso le famiglie, si riuniscono per visitare i cimiteri, per prendersi cura delle tombe. Addirittura in alcune zone della regione si prepara, per questa giornata, un pranzo speciale in onore dei defunti. Le famiglie allestiscono un altare in casa, dove pongono foto, cibi e oggetti cari ai defunti. Tra le altre consuetudini antiche, in alcune zone della Calabria, si accendono candele e lanterne, a rappresentare una guida per le anime che tornano a visitare i propri cari. La luce delle candele simboleggia anche la speranza e il ricordo eterno.
In Calabria dunque, il 2 novembre è più che un semplice rito ma diventa un modo per mantenere viva la memoria dei propri antenati e per trasmettere alle nuove generazioni l’importanza del rispetto per i defunti. Le storie e le tradizioni familiari vengono raccontate e condivise, creando un ponte tra il passato e il presente.