COSENZA – Il Movimento 5 Stelle soffre una nuova scissione. Ad abbandonare la barca, stavolta, è Luigi Di Maio. I parlamentari calabresi D’Ippolito, Dieni, e il sottosegretario per il Sud Nesci scelgono di andare con il ministro degli Esteri. Incerta ancora Barbuto. Dopo la prima spaccatura con la creazione di “L’Alternativa c’è”, resta davvero poco della flotta di parlamentari calabresi: 18 quelli che furono votati fra deputati e senatori alle Politiche del 2018.
Tra i calabresi rimasti invece nel M5S di Conte c’è il coordinatore regionale del movimento Massimo Misiti, l’ex sottosegretario Orrico, e ancora Parentela, Scutellà, Tucci. Fra i senatori è rimasto invece il solo Auddino. Ancora non pervenuti i parlamentari Davide Tavernise e Francesco Afflitto che non hanno ancora preso ancora posizione e attendono l’evolversi degli eventi.
Un partito in macerie, quello dei pentastellati, che però non verranno riutilizzate nel fondare un nuovo progetto. Una “scelta sofferta” dichiara l’ex capo dei 5stelle che si sgancia dal leader attuale, Giuseppe Conte, perché non sopporta più le “ambiguità”. Da qui l’idea di creare in Parlamento un nuovo gruppo che si chiamerà “Insieme per il futuro” in cui non ci sarà spazio “per odio, populismi, sovranismi, personalismi, superficialità”.
Il nuovo partito Di Maio “non sarà un partito personale”
Di Maio “con lealtà e impegno” promette di seguire il governo Draghi. Non sarà, assicura, un “partito personale” ma si darà vita a “un nuovo percorso“. Perché una “forza politica matura”, dice ancora riferendosi ai suoi ex compagni di viaggio, deve sapere “aprirsi al confronto, al dialogo” e saper fare tesoro dell’esperienza nelle istituzioni che, a distanza di due legislature, “ci ha fatto capire che alcune esperienze del passato erano sbagliate”. “Da oggi inizia un nuovo percorso. Per fare progredire l’Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l’altro”.