Tra gli indagati vari esponenti del Pd, per i quali la commissione di garanzia ha già provveduto immediatamente alla sospensione dal partito in attesa dell’esito delle indagini
REGGIO CALABRIA – Nell’operazione Libri è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari il capogruppo Pd alla Regione Calabria Seby Romeo e Concetto Laganà segretario del Pd di Melito Porto Salvo. “Esprimiamo pieno sostegno al lavoro della magistratura in Calabria e fiducia che le indagini che coinvolgono affiliati alla cosca della Ndrangheta Libri, e alcuni esponenti politici, condurranno nel pieno rispetto dei diritti degli indagati ad accertare la verità. Tra gli indagati vi sono anche esponenti del Pd, per i quali la commissione di garanzia ha già provveduto immediatamente alla sospensione dal partito in attesa dell’esito delle indagini”. Così Nicola Zingaretti, che sottolinea come “sia necessario “un radicale processo di rinnovamento della classe politica calabrese”.
“Alla politica spettano ora – prosegue il segretario Pd in una nota – compiti importanti: in primo luogo quello di promuovere con urgenza e nettezza un radicale processo di rinnovamento della classe politica calabrese, che deve esprimere perfino simbolicamente la scelta di campo della legalità e dello sviluppo e che deve avere la lotta alla ‘Ndrangheta e alla corruzione come tratto identitario e distintivo. Come avevamo già detto, andremo decisamente nella direzione del ricambio profondo – conclude – nella certezza così d’incontrare la voglia di riscatto della Calabria”
“Il quadro che emerge dall’inchiesta di Reggio Calabria è preoccupante per cui esprimo piena e totale fiducia nel lavoro della magistratura con l’auspicio che si faccia chiarezza in tempi brevi”. Lo dichiara il commissario del Partito democratico della Calabria Stefano Graziano. “L’inchiesta farà il suo corso – prosegue – ma il codice etico del Partito democratico prevede l’immediata sospensione degli iscritti coinvolti. Applichiamo ad horas questa misura a tutela dell’intera comunità democratica calabrese che crede nella legalità e ne fa un valore fondante. Restiamo garantisti ma è chiaro che ora il Partito democratico calabrese non può più rimandare l’avvio di un percorso di radicale rinnovamento”.
LA FIDUCIA DI GIUDICEANDREA CAPOGRUPPO DEMOCRATICI E PROGRESSISTI
«Ho piena fiducia nella magistratura ma allo stesso tempo sono cresciuto con la cultura garantista. Ancor di più se al margine dell’inchiesta è coinvolta una persona che stimo molto sia politicamente che umanamente come il capogruppo del Pd in consiglio regionale Sebi Romeo al quale rivolgo sentimenti di affetto, convinto che riuscirà a dimostrare presto la sua estraneità ai fatti contestati.
Pur appartenendo ad altro gruppo regionale, diverso dal Partito Democratico, non posso non augurarmi che la Commissione di garanzia riammetta immediatamente Sebi Romeo non appena chiarirà la sua posizione.
Il rinnovamento che proprio in queste ore il segretario Zingaretti sta invocando deve, dunque, essere portato avanti a prescindere, inserendo persone nuove e cercando di riavvicinare tutti quelli che, negli ultimi anni, si sono allontanati o sono stati allontanati a viva forza dal partito in Calabria».