Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Autostazione di Cosenza tra disservizi per i pendolari, caro biglietti e turisti delusi. «Domenica nessun bus per la Sila»

Area Urbana

Autostazione di Cosenza tra disservizi per i pendolari, caro biglietti e turisti delusi. «Domenica nessun bus per la Sila»

Pubblicato

il

Autostazione di Cosenza disservizi

COSENZA – Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la segnalazione, arrivata in redazione da parte di una coppia di turisti in visita a Cosenza, che ha acceso i riflettori, ancora una volta, sulle condizioni critiche in cui versa l’autostazione della città. Questa volta non ci riferiamo all’emergenza sicurezza (di quello se n’è abbondantemente scritto). Ma parliamo di servizi per pendolari e turisti che in questo periodo sono presenti anche nella nostra provincia. Anzi, sarebbe il caso di parlare di disservizi!

Punto informativo a singhiozzo, biglietterie fuori uso

Siamo andati di persona a verificare la situazione trasporti pubblici in questo primo fine settimana di agosto. Quello che abbiamo trovato è il ritratto di una struttura che, nonostante qualche timido segnale positivo, resta in gran parte inadeguata a offrire un servizio efficiente, moderno e accogliente, soprattutto in un periodo importante come quello estivo. Cosenza non sarà certo Tropea, ma i turisti che comunque visitano la città e decidono di spostarsi con i mezzi pubblici per raggiungere questo o quel comune, le principali località turistiche o un borgo caratteristico, si trovano ad affrontare una vera e propria odissea.

La prima cosa che balza agli occhi, per chi cerca informazioni sulle tratte, i costi e gli orari, è la chiusura pomeridiana del punto informazioni (la domenica va anche peggio visto che è chiuso tutto il giorno), proprio nelle ore in cui il flusso di passeggeri è spesso più intenso. Nessuna assistenza: i visitatori che arrivano a Cosenza, vivono nel totale disorientamento e senza supporto. Alcuni autisti di Ferrovie della Calabria, ci spiegano che il personale risulta in ferie e, quindi, la biglietteria ed il punto info viene attivato solo durante la fascia mattutina, e solo “a tratti” in quella pomeridiana dalle 16:00 alle 18:00.

Niente bus per raggiungere Camigliatello la domenica

Abbiamo provato a chiamare al numero del centralino, che sembra essere presente all’interno del piccolo info point, ma abbiamo visto che squilla si, ma all’interno del chiostro desolatamente vuoto. Davanti la biglietteria chiusa c’è una signora arrivata da Napoli (per passare qualche giorno in Calabria da alcuni amici) che cerca disperatamente un tabellone che fornisca orari e località di arrivo: “vorrei andare a Camigliatello in Sila la domenica mattinaci dice “ma non so a chi rivolgermi”. Per lei un amara sorpresa, visto che non solo non è presente un tabellone informativo, ma la domenica mattina non c’è nessun bus del trasporto pubblico per raggiungere Camigliatello e la Sila.

Attività aperte: sono loro a fornire un minimo di accoglienza

Da un primo sguardo, le attività commerciali presenti nella piazza dell’autostazione sono attive e lavorano. I bar e i piccoli punti di ristoro garantiscono, almeno in parte, una forma di accoglienza a chi passa da qui, che siano turisti, pendolari o semplici viaggiatori. Resteranno aperte per tutto il periodo estivo. Tuttavia, basta poco per rendersi conto che l’impressione iniziale è solo una facciata. Non c’è una tabella taxi al di fuori delle corsie; molti punti di sosta taxi all’interno della città sono stati smantellati per fare spazio alle piste ciclabili. Restano (sembrerebbe) attivi soltanto quelli alla stazione di Vaglio Lise.

Biglietterie automatiche KO. Biglietti sui bus? Si ma con rincari

Altra nota dolente la questione relativa ai biglietti. E non parliamo dei rincari partiti dal 1 agosto che hanno già sollevato polemiche e prese di posizione, ma dell’acquisto e dell’emissione dei titoli di viaggio. Con la biglietteria chiusa ci siamo recati verso le due biglietterie automatiche per acquistare un biglietto: belle, nuove moderne ma entrambe fuori uso. L’unico modo per acquistare il biglietto è on-line sul sito di Ferrovie della Calabria oppure tramite app mobile con la funzione MoneyGo di MyCicero. E chi non ha dimestichezza con la tecnologia? Può fare il biglietto direttamente sul bus. Attenzione però, perchè se si acquista il titolo di viaggio sui mezzi si paga una sovrattassa. Fortunatamente ci dicono che molti autisti, visti i disservizi, non fanno pagare “l’extra” (e menomale) ai viaggiatori.

Strutture degradate: panchine rotte e distributori fuori uso

Le aree di sosta sono in evidente stato di abbandono, tra erbacce, rifiuti e segnaletica sbiadita o assente. Le panchine dove attendere i bus sono in pessime condizioni. Che sia al caldo estivo o al freddo invernale si attende fuori visto che la sala d’attesa non è mai stata ripristinata ed è chiusa. Chi arriva in auto per accompagnare o prendere qualcuno deve quindi arrangiarsi, senza alcuna guida o indicazione. Un disagio che si somma a una lunga lista di mancanze strutturali.

Nel corso della nostra visita nell’area dell’autostazione abbiamo potuto constatare il generale degrado delle infrastrutture: muri scrostati, panchine rotte o inutilizzabili, distributori automatici spesso guasti. Nessuna manutenzione visibile, nessun intervento che possa restituire un minimo di decoro all’ambiente. In un periodo in cui Cosenza dovrebbe presentarsi al meglio per accogliere turisti e pendolari, la stazione delle autolinee offre invece un’immagine desolante e, di certo, poco ospitale. Una situazione che rischia di diventare un boomerang in termini di attrattiva turistica e di supporto all’intera provincia.

Sicurezza: una svolta positiva, ma quanto durerà

Sul fronte della sicurezza, dopo la nostra precedente inchiesta e le recenti operazioni “Alto Impatto” condotte dalle forze dell’ordine, in particolar modo dalla Polizia di Stato, sembra essere tornato un certo senso di controllo e di sicurezza nell’area. L’atmosfera appare più tranquilla, la zone è spesso presidiata. Un segnale importante, che testimonia l’efficacia di un intervento mirato e tempestivo.

Ma resta il dubbio: sarà un cambiamento duraturo o solo una parentesi temporanea? La speranza è che il senso di legalità non sia solo per una tregua estiva, ma rappresenti l’inizio di una gestione costante e strutturata della sicurezza. L’estate, per una città come Cosenza, dovrebbe rappresentare un’opportunità preziosa: turisti in arrivo, studenti fuori sede di ritorno, pendolari in viaggio tra la Calabria e le altre regioni. Eppure, le autolinee – che dovrebbero essere un vero hub di accoglienza e informazione – si presentano come un luogo trascurato, poco funzionale e, in molte sue parti, inutilizzabile.

Chi arriva qui, spesso per la prima volta, si trova davanti un’immagine desolante, ben lontana da ciò che una città moderna, europea e in parte turistica dovrebbe offrire. L’impressione è quella di un binario morto, e non solo in senso metaforico. Serve un cambio di passo deciso da parte della Regione Calabria che gestisce il trasporto pubblico di Ferrovie della Calabria che a sua volta gestisce i servizi dell’autostazone.

Serve una visione chiara, una gestione responsabile, investimenti mirati e continuità negli interventi. Perché accogliere i visitatori – e i cittadini stessi – in una stazione che funziona, pulita, sicura e ben organizzata non è un lusso, ma un diritto. E anche un dovere, se si vuole costruire davvero una Cosenza capace di guardare al futuro e di certo non è il cambio di destinazione il passo successivo, ma solo un restyling capace, perchè la struttura studiata e messa in un contesto del genere può essere altamente performante.

Verso uno stop agli aumenti tariffari? Talerico “insostenibili”

Nel frattempo, per quanto riguarda i rincari delle tariffe c’è stata un’interlocuzione tra l’Assessore ai trasporti Gianluca Gallo e il consigliere regionale di Forza Italia Antonello Talerico che chiesto una “sospensione immediata” all’aumento delle tariffe sul trasporto trasporto pubblico locale entrate in vigore dal primo agosto. «Sono inaccettabili e devono essere sospesi immediatamente» ha tuonato il consigliere regionale Talerico che ha condiviso la necessità di una valutazione politica, oltre che tecnica ed ha avuto un confronto anche con il dirigente Regionale Pavone, in occasione del quale è stato richiesta la sospensione immediata degli aumenti.

«L’incremento dei costi grava in modo sproporzionato su studenti, lavoratori e famiglie – ha dichiarato Talerico – ed era stata la conseguenza di un automatismo contrattuale prescritto da una delibera adottata in Regione dal centrosinistra nel 2019 e, che prevedeva l’adeguamento delle tariffe all’inflazione. Un vero e proprio cortocircuito sociale». Dagli uffici competenti è stato precisato che non esiste alcuna nuova delibera di aumento, ma che si tratta dell’esecuzione de plano di quanto già stabilito in passato.  Dopo una interlocuzione con l’assessore regionale ai trasporti pubblici, Gianluca Gallo, avvenuta negli scorsi giorni ed appena è stata resa pubblica l’attuazione di quel deliberato del 2019, si è giunti ad un esito positivo. L’assessore ha condiviso le mie osservazioni e ha assunto l’impegno di sospendere l’esecutività del provvedimento. È un primo passo importante – afferma Talerico – per evitare che i cittadini subiscano passivamente una misura che, per quanto contrattualmente prevista, non può essere imposta senza un confronto né una valutazione dell’impatto e cosa importante con un aumento immediato per il doppio e più della attuale tariffa».

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA