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“Sistema Rende”, la Cassazione annulla (con rinvio) l’assoluzione di Sandro Principe, Bernaudo, Ruffolo e Gagliardi

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“Sistema Rende”, la Cassazione annulla (con rinvio) l’assoluzione di Sandro Principe, Bernaudo, Ruffolo e Gagliardi

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ROMA – Tutto da rifare. Nel travagliato iter processuale nato dall’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Rende”, che aveva ipotizzato presunti legami tra alcuni politici di Rende e il clan mafioso Lanzino-Ruà, erano stati tutti assolti anche dalla Corte d’appello di Catanzaro.Si tratta dell‘ex sottosegretario ed ex sindaco di Rende Sandro Principe (difeso dagli avvocati Franco Sammarco e Anna Spada), l’ex primo cittadino Umberto Bernaudo (difeso dal legale Francesco Calabrò) e gli ex assessori Pietro Paolo Ruffolo (difeso dagli avvocati Franz Caruso e Francesco Tenuta) e Giuseppe Gagliardi (difeso dall’avvocato Marco Amantea). Assoluzioni a cui aveva fatto ricorso la Procura Generale di Catanzaro.

Gli ermellini hanno accolto il ricorso ribaltando in pratica le due sentenze. Annullate le assoluzioni e rinvio alla Corte d’Appello che dovrà celebrare un nuovo processo d’appello. Il ricorso della Procura si basava sulle mancate integrazioni e le carenze di motivazioni che portarono all’assoluzione dell’ex sottosegretario e deli altri amministratori. I reati contestati agli imputati erano quelli di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione in atti amministrativi aggravata dal metodo mafioso.

Il Sistema Rende e le accuse

Una vicenda lunga oltre 10 anni. Secondo l’accusa l’amministrazione di Rende, ed in particolare il gruppo politico riconducibile a Principe tra il 2001 e il 2011, sarebbe stato a disposizione della cosca Lanzino. Secondo la Dda di Catanzaro, i rappresentanti politici avevano stipulato un vero e proprio patto “politico-mafioso” con la cosca Lanzino-Ruà, il cui principale esponente era Adolfo D’Ambrosio. Avrebbero agevolato la cosca in cambio di “procacciamento di voti” per le elezioni comunali, provinciali e regionali, rispettivamente le prime due del 2009 e la terza del 2010. Tra le condotte evidenziate dagli inquirenti anche l’assunzione nella cooperativa Rende 2000 del boss Ettore Lanzino. Sandro Principe era stato prosciolto per il reato di corruzione elettorale, ma era stato rinviato a giudizio per i reati di corruzione in atti amministrativi e concorso esterno in associazione mafiosa.

Umberto Bernaudo, anche lui ex sindaco di Rende, Pietro Ruffolo, ex assessore, era stati rinviati a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale. Giuseppe Gagliardi, ex consigliere comunale ed ex assessore anche lui era stato prosciolto per la corruzione in atti amministrativi e rinviato a giudizio per corruzione elettorale. Come detto in primo e secondo grado erano stati tutti assolti, adesso arriva la sentenza che ordina di celebrare un nuovo processo d’appello.

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