COSENZA – Si è svolta venerdì la riunione del direttivo del circolo cittadino del PD di Cosenza. La riunione, introdotta dalla segretaria Rosi Caligiuri, che si è svolta in modalità ibrida( da remoto e in presenza), ha registrato un’ampia partecipazione. L’assemblea oltre ad avere approvato il programma della festa de l’Unità, prevista nelle giornate del 12, 13, 14 e 15 settembre a Corso Mazzini (area fontana di Giugno), ha promosso una Petizione per la raccolta delle firme dei cittadini per chiedere la realizzazione del nuovo ospedale e l’adeguamento e la riqualificazione del presidio ospedaliero dell’ Annunziata. La mobilitazione per la raccolta delle firme prenderà avvio in occasione del sit-in di protesta che si svolgerà lunedì prossimo 2 settembre, dalle ore 10,00, davanti ai cancelli di ingresso dell’ Annunziata, in via Felice Migliore.
Davanti all’insopportabile processo di degrado e depauperamento a cui è sottoposto il glorioso presidio ospedaliero dell’ Annunziata, non è più ammissibile l’inerzia e l’atteggiamento dilatorio del presidente-commissario Roberto Occhiuto. Non è tollerabile l’inerzia che si registra a fronte dell’elevato rischio sicurezza delle attuali strutture ospedaliere, così come è sempre più insopportabile il rinvio nella scelta della realizzazione del nuovo ospedale. Sull’ Annunziata si registra la beffa di ripetute inaugurazioni farlocche del pronto soccorso, ormai ridotto alla stregua di un lazzaretto. Nonostante siano stati previsti da almeno dieci anni, non si è fatto nulla per attivare 300 nuovo posti letto e procedere all’ assunzione di almeno 400 nuovi operatori sanitari. Intanto, l’ospedale scoppia. Né possono passare sotto silenzio le dimissioni, nel giro di pochi giorni di due primari del Pronto Soccorso e quelle dello storico primario di Radiologia.
Non è accettabile che in poco tempo l’Annunziata possa trasformarsi da struttura di eccellenza a peggiore ospedale d’Italia. Sulla realizzazione del nuovo ospedale il presidente-commissario Roberto Occhiuto non ha mai spiegato perché non si debba costruire a Vagliolise. Se fosse stato attuato il procedimento amministrativo già definito con la decisione della Regione e la scelta del Consiglio comunale di Cosenza, oggi l’opera poteva essere stata già realizzata. Invece, Roberto Occhiuto ha scelto la via dilatoria con la suggestione dell’università, rinviando alle calende greche la effettiva fattibilità del nuovo presidio. La misura è colma. È ora di dire basta ad un commissariamento che costringe i calabresi a pagare le tasse più alte d’Italia per usufruire del peggiore servizio sanitario del Paese.