COSENZA – “Con il patrocinio del Comune di Cosenza, domenica 17 novembre alle ore 18 presso il teatro di tradizione A. Rendano presenteremo la biografia di mio padre Mario Gualtieri ‘Un divo nella nebbia’. Ci saranno tanti ospiti e tante sorprese. Il ricavato dei guadagni, sarà devoluto alla ‘Terra di Piero’ per finanziare il ‘parco Mario Gualtieri’ a Zanzibar per 85 bambini speciali. Ci saranno tanti ospiti e tante sorprese”. L’annuncio inedito alla nostra redazione di Maximiliano Gualtieri sullo spettacolo a ingresso libero che celebrerà il padre, Mario, cantante cosentino e simbolo della musica popolare cittadina.
Come nasce la biografia ‘Un divo nella nebbia’
“Subito dopo l’evento del 2019 al teatro A. Rendano, mi misi alla ricerca di una penna prestigiosa che raccontasse la vita di mio padre – spiega Maximiliano Gualtieri. – Tante penne prestigiose si proposero. Un paio le presi in considerazione, ma dopo qualche paragrafo, mi accorsi che volevano solo mettersi in mostra. Quando pensavo che era tutto perduto, incontrai per caso Sergio Crocco “alias” Canaletta e scherzando e ridendo mi disse: Hai fatto tante belle iniziative per tuo padre, però non hai mai pensato ad una biografia….Gli risposi in dialetto “capu’” e gli raccontai un po’ la mia odissea e lui mi rispose: Ho l’uomo che fa per te, Claudio Dionesalvi, la migliore penna che io conosca. Me lo fece conoscere, e mi innamorai subito perdutamente, brillante, scaltro e con un’idea che mi piacque subito, cioè andare in giro a raccogliere varie testimonianze, dalle persone più comuni, ai suoi più stimati colleghi. Così facemmo, e dopo 4 lunghissimi anni ce l’abbiamo fatta. Claudio ha fatto, secondo gli addetti ai lavori, un altro capolavoro. Marco Cozza ha ricostruito tutta la parte artistica di mio padre, d’altronde solo lui poteva. Sergio Crocco ha curato la prefazione con quella “leggerezza “ che lo contraddistingue. Per ultimo ci sto io, cercando di portare anche il mio contributo e fare da collante con gli altri tre. I primi di settembre portai la bozza all’amico editore e centauro Walter Pellegrini, fu amore a prima vista”.