Area Urbana
Caso Sardano: licenziata dal Pd di Cosenza, Pecoraro «assenza di stabili entrate finanziarie»
 
																								
												
												
											COSENZA – Prova a metterci una pezza Vittorio Pecoraro, segretario provinciale del Pd di Cosenza dopo la vicenda portata alla luce dal quotidiano “La Verità” sull’iter di licenziamento e il mancato pagamento di stipendi e Tfr per una dipendente del partito cosentino Jlenia Sardano. E lo fa scrivendo alcune “precisazioni“.
“Jlenia Sardano è stata una valida attivista e collaboratrice, lavorando dal 2015 sia con strutture del Consiglio regionale della Calabria sia con il Partito provinciale, ricoprendo il ruolo di unica funzionaria per lo stesso. Nel 2022 – continua Pecoraro – l’assenza di stabili entrate finanziarie da parte della Federazione provinciale ci ha costretto a non poter più avvalerci di personale dipendente, comportando la necessità di interrompere il contratto di lavoro della nostra unica dipendente”.
“Ci teniamo a sottolineare – prosegue – che la Federazione provinciale è un’associazione di diritto privato dotata di autonomia patrimoniale e che, per le sue obbligazioni, non risponde né il Partito nazionale né quello regionale. Pertanto, l’accostamento alla vicenda della Segreteria Schlein e del Capogruppo Boccia non è fondato”.
“Inoltre, segnaliamo che il senatore Boccia, nella sua qualità di ex Commissario provinciale limitatamente al periodo delle elezioni amministrative dell’ottobre 2021 ha lasciato la federazione, subito dopo il congresso tenutosi nei tre mesi successivi, con i conti in ordine, garantendo rigorosamente ogni spettanza e ha sempre espresso parole di stima nei confronti della dipendente oltre a richiederci di salvaguardare sempre le sue prerogative di lavoratrice”.
“In merito alla questione di fondo, i rapporti di debito e credito della Federazione, inclusi quelli dilavoro, risentono della complessiva situazione finanziaria venutasi progressivamente a creare dall’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti nel 2013, nonché della mole di contenzioso accumulatasi a partire dal 2009. La Federazione con i suoi iscritti a partire dagli eletti con maggiori responsabilità è impegnata nel risolvere la vicenda in tempi rapidi e procederà a garantire le cifre spettanti alla lavoratrice”. 
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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