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Intossicati dal botulino: 12 ricoverati, 9 in rianimazione. De Salazar «il protocollo di emergenza ha funzionato»

Area Urbana

Intossicati dal botulino: 12 ricoverati, 9 in rianimazione. De Salazar «il protocollo di emergenza ha funzionato»

Marco Garofalo

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De Salazar intossicazione da Botulino Cosenza Annunziata

COSENZA – Intossicati dal botulino: sono dodici i pazienti ricoverati all’Annunziata di Cosenza e di questi, 9 si trovano in rianimazione (2 sono intubati in stress respiratorio) mentre 3 si trovano in Pronto Soccorso. Questo il dato ad oggi delle persone ricoverate a seguito del focolaio di infezione da botulino causato dal cibo consumato (uguale per tutti secondo quanto emerso dalle anamnesi ospedaliere) da un food truck a Diamante posto sotto sequestro. I due pazienti più gravi sono i più giovani mentre l’età delle persone ricoverate è compresa tra 17 e 45 anni. Riguardo alle persone arrivate all’Annunziata, alcune sono del Cosentino, altre sono semplicemente turisti che si sono trovate a consumare lo stesso prodotto.

Questa la situazione con i dati che sono stati illustrati nella conferenza stampa convocata dai vertici dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza alla presenza del Direttore Generale Vitaliano De Salazar, del direttore del Pronto Soccorso, dott. Pino Pasqua e dal primario di rianimazione, dott. Andrea Bruni. Non è escluso che nelle prossime ore possa registrarsi qualche altro ricovero anche se dall’ospedale fanno sapere che il range dei sintomi è entro le 72 ore.

«Partiamo dal fatto che si tratta di situazioni di emergenza che non hanno confini di territorio – ha detto De Salazar. – È scoppiata qui in Calabria, ma poteva succedere anche in Valle D’Aosta ed è legata ai comportamenti, alle imprudenze e alle tradizioni che piacciono a tutti, come quella di mangiare un panino».

Ospedale Annunziata Cosenza

De Salazar “in 4 ore abbiamo recuperato e somministrato il siero”

Il reperimento veloce delle fiale, vista la gravità di alcuni casi, è stato fondamentale. De Salazar spiega «di concerto con la Prefettura, il 118 e il Ministero della Salute abbiamo fatto una staffetta militare. In circa 4 ore un elicottero del 118 della regione Calabria è andato al San Camillo di Roma ed è riuscito a recuperare 9 antidoti. Abbiamo così somministrato subito 5 sieri alle persone che ne avevano necessità mentre altre 4 sono di scorta e oggi è tutto in sicurezza».

L’Annunziata ha funzionato come un Hub e gestito l’emergenza

«L’emergenza è scattata mercoledì nel tardo pomeriggio quando sono giunti i due 17enni. Il dottor Bruni, il primario della rianimazione, si è accorto subito che qualcosa non andava ed ha attivato il protocollo di emergenza, a cominciare dal numero di posti letto disponibili in terapia intensiva e ci siamo riusciti immediatamente. Il passo successivo era l’antidoto: sapete che c’è un centro nazionale – ha detto De Salazar – e ci siamo messi subito in contatto con il Ministero della Salute ed il centro antiveleni. Abbiamo collaborato in sinergia. Il nostro elicottero è andato a Roma a prendere le fiale e oggi abbiamo anche sieri di scorta in caso di emergenza».

Ao Cosenza conferenza stampa botulino

Il Dg dell’AO evidenzia anche come sia stata gestita con la massima professionalità la situazione emergenziale «l’ospedale dell’Annunziata ha gestito bene l’emergenza con professionalità e con professionisti. Voglio prima di tutto ringraziare gli operatori di questo ospedale, il direttore della rianimazione, il dottore Bruni, il direttore sanitario del Pronto Soccorso, Pasqua ma anche gli infermieri, gli operatori tutti fino agli OSS che si sono messi a disposizione. Ci tengo a dire che questa è la dimostrazione che il sistema pubblico funziona, soprattutto nei casi di emergenza. L’Annunziata ha funzionato come un Hub e i risultati iniziano a vedersi».

Intossicati dal botulino si indaga su una morte sospetta

La Procura della Repubblica di Paola, diretta dal Procuratore capo Domenico Fiordalisi ha aperto un’indagine (le ipotesi di reato di morte come conseguenza di altro reato e commercializzazione di alimenti nocivi) e disposto il sequestro immediato, in tutta Italia, del prodotto commerciale che avrebbe scatenato l’intossicazione. Si tratterebbe di barattoli di broccoli sott’olio. L’intossicazione ha fatto anche una vittima: Luigi di Sarno, 52 anni, originario di Cercola ne napoletano, che in vacanza in sulla costa tirrenica deceduto mentre stava rientrando a casa in auto all’altezza di Lagonegro.

Ma potrebbe anche esserci una seconda morte sospetta legata al botulino. Mercoledì era deceduta una 45enne e il fratello della vittima ha presentato una denuncia. Anche la donna avrebbe mangiato un panino con salsiccia e broccoli sott’olio dallo stesso venditore ambulante, che risulta iscritto nel registro degli indagati.

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