COSENZA – Ieri, nel Consiglio Comunale di Cosenza, è stata approvata la procedura di vendita immobiliare dell’ex Albergo Bologna, in attuazione del vigente “Piano delle alienazioni” del Comune di Cosenza, è stata affidata al consigliere delegato al Patrimonio,Antonello Costanzo.
“La pratica in questione – ha spiegato Costanzo – nasce a seguito della richiesta da parte dell’Ordine Provinciale degli Ingegneri di acquisto dell’ex Albergo Bologna al fine di destinarlo a sede degli uffici dello stesso ordine. Dopo una serie di incontri e interlocuzioni avute nel tempo tra il presidente dell’Ordine degli Ingegneri e l’Assessore Incarnato, che consentitemi di ringraziare per il lavoro svolto, porta questo Consiglio Comunale ad avviare la trattativa privata tra lo stesso Ordine degli Ingegneri e gli uffici comunali per la vendita dell’immobile. La trattativa privata in questione – ha aggiunto Antonello Costanzo – trova riscontro nell’art. 12 del Regolamento Comunale di alienazione degli immobili, che consente questa tipologia di procedura per l’alienazione di immobili inseriti nel piano omonimo, ad enti ed organismi pubblici di beni da adibire a finalità istituzionali. Va preventivamente detto che gli uffici del settore 3 dell’Amministrazione Comunale, avevano, nel contempo, chiesto all’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Cosenza – Ufficio Provinciale del Territorio, la stima dell’immobile in argomento, attraverso relativo “Accordo di Collaborazione” tra le parti, che ha valutato le particelle interessate all’acquisizione per un importo complessivo di euro 505.300,00.
Ricordando che stiamo portando avanti un’opera di ricostruzione dell’Amministrazione Comunale, aprire una contrattazione con l’Ordine Provinciale degli Ingegneri per la vendita di uno dei fabbricati storici della città di Cosenza darà una continuità di fruibilità al nostro Centro Storico restando un luogo pubblico, fucina di idee ed orgoglio della nostra provincia. Basta solo considerare che anche gli oltre 6.000 iscritti all’Ordine degli Ingeneri animeranno il nostro Centro Storico e, con la presenza da più anni dell’Ordine degli Architetti, sarà il nostro Centro Storico a vantarsi della presenza di professionalità che vanno a braccetto con la nostra Università che, voglio ricordare, per il CENSIS rappresenta una eccellenza unica in Italia. L’azione lungimirante, messa in campo dal nostro sindaco Caruso – ha aggiunto Costanzo – sta puntando molto al rilancio del nostro Centro Storico. Lo dimostrano gli interventi di Agenda Urbana e del CIS. Abbiamo portato nel nostro Centro Storico la facoltà di Scienze infermieristiche con la concessione degli spazi del Chiostro di San Domenico e abbiamo approvato un’ulteriore integrazione da concedere alla stessa Università. Tutte queste azioni sono state portate avanti con tanto impegno da parte di questa Amministrazione, per ridare al nostro Centro Storico quella vivacità e quello splendore che per troppo tempo sono stati dimenticati”.
In sede di dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Francesco Gigliotti e Francesco Alimena. Nel preannunciare voto favorevole il consigliere Gigliotti ha espresso la volontà, una volta venduto l’immobile all’Ordine provinciale degli Ingegneri di trovare una collocazione alternativa al Piccolo Coro del Teatro Rendano la cui sede, destinata alle prove, era proprio l’ex Albergo Bologna. “E’ il piccolo coro un’eccellenza che ci rappresenta in tutta Italia. Una volta venduto l’ex Albergo Bologna bisogna trovare una location adatta al piccolo corro. Confido – ha concluso Gigliotti – nel buon senso di tutti”. Particolarmente favorevole all’alienazione Francesco Alimena che ha rimarcato “la funzione sociale e professionale che potrà svolgere l’ex Albergo Bologna quale sede dell’Ordine degli Ingegneri che può contare su 6 mila iscritti”.
Caruso: “individuare forme incentivanti per investire nel centro storico”
Anche sulla vendita dell’ex Albergo Bologna il dibattito ha fatto registrare l’intervento del Sindaco Franz Caruso.
“E’ questa una giornata importante per la città perché discutiamo dell’alienazione di un altro importante manufatto storico della città che è la porta d’ingresso del centro storico. Portare l’ordine provinciale degli ingegneri nel centro storico – ha sottolineato il primo cittadino – è un vanto per l’Amministrazione e per chi ha portato avanti questa iniziativa, l’Assessore Pina Incarnato e il consigliere delegato al patrimonio Antonello Costanzo. Questo è il segno della condivisione di un programma che poi è un progetto di sviluppo della città. Il Centro storico deve essere il fulcro e il motore di sviluppo della città. Quante volte abbiamo discusso dicendo che il centro storico è il gioiello di famiglia, ma di una famiglia allargata e che deve abbracciare un territorio molto più vasto. Se si ha la capacità, anche da parte degli altri territori, di capire quella che è l’importanza del centro storico di Cosenza con i suoi monumenti, con la sua storia e tutti i suoi palazzi storici che rappresentano il patrimonio di un’area che va al di là della vasta area metropolitana, si può rendere veramente attrattivo il nostro territorio potendolo sfruttare e metterlo a disposizione del turismo non solo nazionale, ma anche europeo. Un aspetto questo particolarmente significativo proprio nel momento in cui registriamo grande interesse da parte dei tour operator. Se si capisse questa importanza, faremmo crescere il Pil della nostra regione”.
Il pensiero del Sindaco va poi alla recente edizione del Festival di Invasioni appena conclusosi. Un grazie il Sindaco a questo proposito lo ha rivolto alla delegata alla cultura Antonietta Cozza per ciò che in questo periodo ha rappresentato Invasioni. “Insieme al dirigente Bruno, ad Annarita Callari e a Marilena Cerzoso avete messo in campo, grazie anche all’iniziale input che abbiamo ricevuto dal consigliere Francesco Graziadio, la valorizzazione della ricchezza del nostro centro storico. Se tutti sfruttassero questa ricchezza che noi abbiamo, ne trarrebbe un considerevole beneficio non solo la nostra città, ma un territorio molto più vasto”. Quindi il Sindaco ha chiesto uno sforzo in più: individuare forme incentivanti che possano servire per invogliare a investire nel centro storico. Il Sindaco immagina una Zes o quant’altro “per far sì che si invoglino commercianti e imprenditori ad investire nel nostro centro storico, perché non bastano i 600 studenti di scienze infermieristiche, né i 6 mila dell’ordine degli ingegneri. Abbiamo bisogno di attività commerciali e botteghe d’arte al servizio di chi viene nella nostra città“. L’ultimo passaggio Franz Caruso lo utilizza per rassicurare il consigliere Gigliotti sul Piccolo Coro. “Troveremo senz’altro una soluzione. Il Piccolo Coro potrebbe essere ospitato all’interno del Cinema “Aroldo Tieri”. Il Piccolo Coro è importante, per i risultati che ha conseguito e il lavoro che porta avanti”.