COSENZA – Il Consiglio Comunale di Cosenza ha approvato, anche con il parere favorevole dell’opposizione, le modifiche degli articoli 8, 10 e 14 dell’attuale Regolamento Tari 2024, proposte in consiglio Comunale dai consiglieri Bianca Rende e Raffaele Fuorivia, presidenti dei gruppi “BRS” e “PSI” e che, riguardavano in particolare, indicazioni poco chiare nel testo del Regolamento e che avevano finito per aumentare gli accessi agli uffici della società di riscossione da parte degli utenti, al fine ottenere una legittima correzione degli avvisi. Con il proposito di ridurre l’elevato contenzioso che grava sui rapporti tra Comune e cittadini interessati. Il Piano finanziario TARI per il periodo 2024-2025 e le tariffe TARI per il 2024 erano già stati approvati ad Aprile dalla stessa Assise. I costi dovuti per la gestione dei rifiuti saranno totalmente coperti dalle somme incassate dai tributi di competenza. Il costo complessivo per l’anno di competenza 2024 è di circa 17 milioni e 900 mila euro, con una riduzione del costo, rispetto all’anno precedente, di circa 300 mila euro.
Le modifiche approvate al regolamento riguardano in particolare le “unità immobiliari adibite ad uso abitativo che non abbiano utenze idriche ed elettriche, devono considerarsi superfici non suscettibili di produrre rifiuti e quindi vengono esentate dal pagamento della tassa. Stessa cosa per le unità immobiliari non vendute dal costruttore e considerabili come beni-merce: non saranno soggette alla tassazione purché sprovviste delle medesime utenze idrica ed elettrica. Unico occupante che abbia eletto dimora, per motivi di lavoro o di studio, all’estero o in altro comune, purché si dimostri la circostanza che tale condizione abbia una durata superiore a 183 giorni all’anno, documentazione resa sempre ai sensi e per gli effetti del DPR 445/2000”.
Le modifiche, come detto, hanno ricevuto il via libera anche dall’opposizione. Sul punto, però, il consigliere Francesco Spadafora ha evidenziato che il regolamento Tari “ha già subito delle modifiche che lo rendono più chiaro e dettagliato. Occorre però rivisitare, magari in commissione bilancio – alcuni articoli. Questo si rende necessario per evitare divergenze nel ricevimento delle normative in materie di Tari sia da parte dei cittadini che di si occupa della riscossione. In particolare la modifica degli immobili commerciali, dove era previsto il pagamento intero del tributo nonostante la mancanza di servizi atti a produrre rifiuti e quindi il pagamento della tassa“.