COSENZA – AltraPsicologia Calabria esprime il proprio sostegno in favore degli assistiti e degli operatori della Biolife di Cosenza, realtà sanitaria di riabilitazione extra-ospedaliera attiva in Calabria dal 2008 e centro diurno accreditato, la cui equipe multidisciplinare (psicologi, OSS, educatori, infermieri, medici internisti, psichiatri) eroga dal 2016 servizi per la cura dei D-NA (Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione)
“Le notizie degli ultimi giorni – scrive Santo Cambareri, coordinatore AltraPsicologia Calabria e consigliere dell’Ordine degli Psicologi della Calabria – ci restituiscono l’imminente chiusura del centro per i D-NA, attivo presso la struttura Biolife, per via della perdurante mancanza di contrattualizzazione delle nuove prestazioni. L’ASP di Cosenza non ha potuto proporre il contratto per l’acquisto delle suddette prestazioni per mancanza di fondi”.
“Un duro colpo per il diritto alla salute nella nostra regione. Una situazione che mette a serio rischio la possibilità per i pazienti in valutazione, in cura e in follow-up di beneficiare di quelle prestazioni multidisciplinari spesso decisive per la loro vita. AltraPsicologia Calabria si unisce alle segnalazioni indirizzate in queste ore alle istituzioni regionali, al fine di scongiurare l’ennesima ferita al diritto alla salute in un territorio già sferzato dalla chiusura di servizi essenziali e da troppo tempo condannato alla “migrazione sanitaria”. Invitiamo la cittadinanza a sottoscrivere la petizione lanciata da assistiti e caregivers di Biolife”.
“Contestualmente ci impegniamo a coinvolgere l’intera rete regionale di psicologhe e psicologi iscritti alla nostra associazione di categoria per dare ampia diffusione dell’iniziativa, ad attivare le opportune interlocuzioni istituzionali e ad esperire azioni di supporto concreto presso l’Ordine degli Psicologi della Calabria con i nostri Consiglieri attualmente in carica”.