COSENZA – L’arrivo di Matteo Salvini in Calabria con le dichiarazioni sugli investimenti nelle infrastrutture della nostra regione, ma soprattutto sull’alta velocità Salerno Reggio Calabria, dove il Ministro ha in sostanza confermato che RFI sta lavorando al nuovo progetto (non tocca a me stabilire quali siano i percorsi da seguire ma ai tecnici), ha mandato su tutte le furie il sindaco di Cosenza Franz Caruso che con una nota ha attacco il vice premier “La conferma drammatica alle preoccupazioni che ho espresso insieme ai Sindaci ed ai tecnici del comitato tecnico politico appositamente costituitosi, da oltre un anno, – scrive Caruso – portando avanti una battaglia determinata, per le quali sono stato accusato di mistificare la realtà, arriva oggi direttamente dal Ministro Salvini».
Vecchio studio di fattibilità costato 35 milioni è carta straccia
«Il leader della Lega – aggiunge- , senza alcun pudore, comunica che il vecchio studio di fattibilità per realizzare l’alta velocità ferroviaria Sa-RC, corredato da una copiosa documentazione tecnica e da una relazione di sintesi di 223 pagine e costato ben 35 milioni di euro, è stato considerato carta straccia ed annuncia una nuova progettazione in corso che poi, nel rispetto dei tecnici, finanzierà. Insomma lo scippo è servito».
Alta velocità: siamo tornai indietro di oltre 24 anni
«I leghisti di Calabria, nel totale silenzio del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ai miei dubbi e perplessità hanno risposto nel corso del tempo con tracotanza e sicurezza, addirittura, portando ad esempio ‘talpe al lavoro per scavare gallerie‘ come se l’infrastruttura fosse già in costruzione. Ed, invece, siamo tornati indietro di oltre 24 anni, ancor prima di quel 2001 quando l’opera fu decisa e finanziata con oltre 9 miliardi di euro rinvenienti dal Fondo Complementare, che mi auguro e spero siano rimasti impegnati per il medesimo fine».
Si ricomincia dagli annunci e dalle progettazioni
«Oggi, si cancellano con un colpo di mano tutte le procedure fin qui portate avanti e si ricomincia dagli annunci e dalla progettazione, aggiungendo al danno pure la beffa. Si ipotizza, infatti, ma i “tecnici devono ancora studiarne la fattibilità”, una nuova linea AV sul fronte tirrenico che, comunque, rischierebbe o di velocizzare la tratta esistente o di dar vita ad un secondo tracciato su cui sarebbe necessario, però, costruire una linea elettrica particolarmente potente sulla quale convogliare un investimento importante per una struttura capace di produrre energia tale da supportate l’AV. Struttura quest’ultima, non prevista per il tracciato tirrenico ma esistente per il percorso dorsale”.
«Da queste constatazioni – conclude Franz Caruso – è sorto il sospetto ed il timore, che oggi il Ministro Salvini conferma che si voglia completare il tutto a Romagnano per poi, per come spavaldamente affermavano i tecnici RFI nel corso del dibattito pubblico svoltosi a Praia, semplicemente procedere ad una velocizzazione della linea tirrenica».
 
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