COSENZA – Lacrime, dolore ma anche speranza per quello che Padre Fedele ci ha lasciato in dono dopo la sua morte: la fede, l’amore per il prossimo e anche il perdono. “Si deve concedere perdono al fratello per riceverlo da Dio” ha sempre ripetuto. In tanti si sono ritrovati questa mattina per l‘ultimo saluto al frate ultrà del Cosenza. Padre Fedele Bisceglia, 87 anni, si è spento nella notte tra martedì e mercoledì nel reparto di Geriatria dell’Inrca, dove era ricoverato.
 
C’erano tutti oggi in chiesa: dai familiari ai tifosi del Cosenza (anche i supporter del Casarano e della Salernitana), dalle istituzioni, con in testa il Sindaco Caruso, alle persone che ha aiutato nel corso della sua vita… fino ai suoi collaboratori che gli sono stati sempre vicino anche negli ultimi dolorosi mesi della malattia, che ha affrontato come un leone combattendo senza mai arrendersi fino all’ultimo. C’era una rappresentanza dei giocatori del Cosenza Calcio attuale e quelli che hanno vestito la maglia rossoblu, c’era l‘ex Presidente Paolo Fabiano Pagliuso ma c’erano soprattutto tanti semplici cittadini venuti per l’ultimo saluto. Prima della messa è stata data lettura del conferimento da parte della città e del Sindaco Caruso del sigillo della città di Cosenza “per la sua opera caritatevole e aver fondato l’Oasi Francescana e aver dato lustro alla sua opera sociale verso gli ultimi”.
“Tra ultimi e ultras il tuo esempio vivrà nell’eternità”. Così uno striscione dei suoi amatissimi ultras rossoblu appeso ieri all’Oasi Francescana che più di tutti, con poche parole, ha riassunto chi era Padre Fedele. Applausi e commozione all’arrivo della bara davanti il sagrato della chiesa con di fianco un altro striscione emblematico “Siamo tutti figli di Padre Fedele”. Una bara semplice come era Padre Fedele e posizionata davanti all’altare in una chiesa oramai stracolma. Sopra il feretro il vangelo, una maglia numero del Cosenza con il suo nome e le sciarpe del Cosenza. Tra queste anche una della Salernitana, mentre il vescovo di Cosenza Giovanni Checchinato iniziava la celebrazione del rito funebre con l’omelia affidata al Provinciale dei Cappuccini, Padre Giovanni Loria.
“Solo l’amore donato e offerto può renderci eterni”
“Trasformare la morte in vita. La sofferenza che ci apre le porte del cielo. La chiesa in ogni suo gesto celebra cristo che ha visto il peccato e la morte. Oggi per le esequie di Padre fedele celebriamo la Pasqua. – ha detto nella sua omelia Padre Giovanni Loria
“La vita terrena di Padre Fedele stava venendo meno”
“Padre fedele in questi ultimi tempi aveva capito che la sua vita terrena stava venendo meno. Una croce vissuta al letto dell’ospedale in un corpo ormai stanco.
Per noi cristiani è questo il celebrare il mistero della Pasqua. Solo l’amore donato e offerto può renderci eterni. Vedere nelle sofferenze e nel dolore degli altri il volto di Dio”.
 
“Ha alleviato le sofferenze degli ultimi”
“Ha lavorato per far riconoscere la dignità sia umana e che questa è sacra davanti al signore. Ha mantenuto l’impegno di alleviare le sofferenze degli ultimi. Oggi Padre Fedele si trova davanti a questo crocifisso che lo ha visto pregare, come noi oggi. La lezione dataci da parte di Padre Fedele sono nelle indicazioni del suo manifesto funebre che speriamo di accogliere come impegno. Sia posto fine a contrarietà, divisione e rancore e sia segno di pace e di vero bene”.
 
“Prega per la città di Cosenza”
Poi l’appello al clero: “vogliamo fare quello che lui ci ha chiesto? I fedeli rispondono “si”. “Questo vuol dire celebrare cristo Cristo che unisce e mai divide. Caro padre Fedele riposa in pace, prega per la città di Cosenza per tutti noi, Siamo certi che l’amore misericordioso del padre ti abbraccia e ti illumina”.
 
                        





 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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