Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Regionali Calabria: al voto tra settembre e ottobre. Centrodestra compatto, centrosinistra in cerca d’intesa

Area Urbana

Regionali Calabria: al voto tra settembre e ottobre. Centrodestra compatto, centrosinistra in cerca d’intesa

Pubblicato

il

consiglio regionale aula - dimissioni occhiuto

COSENZA – Come previsto, si terrà domani il Consiglio regionale, durante il quale saranno ratificate le dimissioni del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Successivamente, entro 60 giorni, saranno indette le nuove elezioni. Questo significa che i calabresi, molto probabilmente, saranno chiamati alle urne o nell’ultima domenica di settembre, oppure nella prima di ottobre. I partiti del centrodestra, ormai certi della ricandidatura del dimissionario Roberto Occhiuto alla presidenza della Regione, stanno già lavorando alla composizione delle liste.

Una coalizione compatta, ma che perderà Azione, visto che i due consiglieri regionali, Giuseppe Graziano, inizialmente eletto con l’UDC, e Francesco De Nisi, eletto con Coraggio Italia, dopo una serie di incontri avvenuti nei mesi scorsi, hanno dato vita, insieme a Italia Viva e al Partito Socialista, a un polo riformista nel centrosinistra. Il partito di Calenda, tuttavia, potrebbe essere sostituito nella coalizione di centrodestra dall’Italia del Meridione di Orlandino Greco, che sta lavorando alla composizione di una propria lista. Una lista che potrebbe raccogliere adesioni importanti, specie nel Reggino.

Nel centrosinistra

Se la situazione nel centrodestra appare fluida, ben diversa è quella nel centrosinistra, che è alla disperata ricerca, visti anche i tempi ristretti, di un candidato presidente. Tramontata l’ipotesi Mimmo Lucano, per via della condanna che lo rende ineleggibile ai sensi della legge Severino, è da escludere anche quella di Nicola Gratteri, timidamente caldeggiata dal PD.

Anche Gratteri, infatti, risulta incandidabile, in quanto, come stabilito dall’art. 15, comma 1 del D.Lgs. 31 dicembre 2012, n. 235 (legge Severino), i magistrati non possono ricoprire cariche elettive o amministrative (come consigliere regionale, presidente di regione, assessore o sottosegretario regionale) se hanno prestato servizio, o lo hanno fatto nei tre anni precedenti la candidatura, in uffici giudiziari con giurisdizione, anche parziale, sulla regione in cui si vota.

Nel Movimento 5 Stelle, l’europarlamentare Pasquale Tridico ha lasciato intendere di voler restare a Bruxelles, che nel linguaggio politichese significa che non sarebbe interessato ad una candidatura a presidente.

Nel frattempo il polo riformista (composto da Azione, Italia Viva, Psi e alcune associazioni civiche), dopo un incontro tra i coordinatori, ha ribadito con forza che il nome del candidato presidente dovrà essere frutto di una piena condivisione tra tutte le forze del centrosinistra, rivolgendosi in particolare all’asse Pd–M5S–Avs.

Una proposta che però difficilmente potrebbe essere accettata, anche alla luce dell’ennesima fuga in avanti di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha proposto la candidatura del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. Insomma, un centrosinistra che, ancora una volta, fatica a trovare la sintesi. Questa volta però, deve fare in fretta, perché  tra meno di un mese inizierà ufficialmente la campagna elettorale.

 

 

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA