Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Giuseppe muore tragicamente sul volo Torino – Lamezia: “nessun ritardo nei soccorsi” – I DETTAGLI

Italia

Giuseppe muore tragicamente sul volo Torino – Lamezia: “nessun ritardo nei soccorsi” – I DETTAGLI

Bernadette Serratore

Pubblicato

il

volo in ritardo ryanair salonicco treviso

TORINO – Era originario di Filogaso nel Vibonese ma risiedeva in provincia di Cuneo, a Vezza D’Alba, l’uomo di 35 anni, Giuseppe Stilo, che questa mattina è morto per un arresto cardiaco mentre si trovava a bordo di un aereo all’aeroporto di Caselle (Torino). Il velivolo era diretto a Lamezia Terme. La Procura di Torino si sarebbe interessata alla vicenda e attende i primi rapporti degli operatori intervenuti sul posto per aprire un fascicolo.

Dopo la tragedia l’ENAV insieme alla Sagat- la società che gestisce lo scalo – ha chiarito quanto accaduto in quei concitati attimi. “A causa di un malore di un passeggero del suddetto volo, l’aeromobile diretto a Lamezia Terme ha fatto rientro a Torino con procedura di emergenza. A bordo del velivolo erano presenti due medici passeggeri del volo che hanno iniziato le manovre di rianimazione cardio polmonare coadiuvati dal personale di bordo, il quale ha messo a disposizione il defibrillatore semi automatico (DAE) presente in aereo. Prima dell’atterraggio i medici, oltre che eseguire le manovre, hanno erogato alla giovane vittima ben due scariche con il DAE che, (ricordiamo), in maniera automatica identifica quei ritmi di arresto che sono suscettibili di una terapia elettrica per riportare il cuore ad un ritmo elettrico normale.

Nel frattempo il personale sanitario in servizio presso il Pronto Soccorso aeroportuale si preparava in pista a prestare soccorsi al paziente. La Centrale Operativa 118, allertata sulla situazione, ha provveduto ad inviare l’ambulanza di base di Borgaro Torinese, seguita dal mezzo con medico ed infermiere con sede a Venaria. All’arrivo dell’aereo il medico in servizio presso l’aeroporto è salito immediatamente a bordo e ha provveduto ad erogare la terza scarica con il DAE e a somministrare dell’adrenalina; dopo la terza scarica il DAE non ha dato più indicazioni sull’uso della terapia elettrica.

L’ambulanza di Borgaro arrivata al varco indicato è stata indirizzata verso l’aeromobile; i due volontari, una volta saliti a bordo, hanno aiutato i sanitari che già prestavano soccorso nel continuare le manovre rianimatorie e contestualmente a trasportare il paziente sull’ambulift dove, dopo alcuni minuti è giunta anche l’ambulanza con il medico del 118 che purtroppo, considerata la situazione non ha potuto che constatarne il decesso.

Si precisa – prosegue la nota – che la prima ambulanza con i volontari era attesa al varco ed ha impiegato circa 2 minuti per accedere al sedime aeroportuale (nel frattempo il Paziente aveva tre medici con defibrillatore e adrenalina che lo stavano assistendo) mentre la medicalizzata del 118 è entrata immediatamente”.

Risultano quindi prive di fondamento le notizie che riportano un ritardato soccorso a causa di blocchi al varco dell’aeroporto. Solo qualche anno fa sarebbe stato impensabile avere un DAE a bordo di un aereo di linea.

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA