COSENZA – Il vaccino anti-Covid di AstraZeneca ha cambiato il nome, in “Vaxzevria”. Il cambio di denominazione è stato all’approvato dall’Ema il 25 marzo a seguito di una richiesta da parte del gruppo farmaceutico anglo-svedese, si legge nel sito dell’agenzia europea del farmaco, in cui è stato pubblicato anche il nuovo bugiardino del farmaco. Tra gli effetti collaterali, sono stati aggiunti i rarissimi casi di trombosi. La sigla ‘Covid-19 AstraZeneca vaccine’, non era il nome del farmaco, ma solo il suo nome temporaneo.
Sul sito dell’Ema sono state aggiornate le informazioni relative agli eventi collaterali di reazioni anafilattiche o altre reazioni allergiche ‘che saranno incluse nell’informazione sul prodotto come effetti collaterali noti, la cui frequenza ‘non può ancora essere stimata’. In ogni caso l’Ema conferma che ‘i benefici di Vaxzevria nella prevenzione del Covid-19 continua a superare i rischi, non ci sono cambiamenti raccomandati riguardo l’uso di questo vaccino”.
“È stata osservata molto raramente – si legge nel testo – una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento, in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria. Ciò include casi severi che si presentano come trombosi venosa, inclusi siti insoliti come trombosi del seno venoso cerebrale, trombosi della vena mesenterica e trombosi arteriosa, concomitante con trombocitopeni. La maggior parte di questi casi si è verificata entro i primi sette-quattordici giorni successivi alla vaccinazione e si è verificata in donne di età inferiore a 55 anni. Tuttavia ciò potrebbe riflettere l’aumento dell’uso del vaccino in questa popolazione. Alcuni casi hanno avuto esito fatale”.