Area Urbana
Cosenza, all’IC di via De Rada piove nella scuola e sulla caldaia: bimbi al freddo
Diverse classi della ‘Don Milani De Matera’ hanno disertato la scuola e i genitori chiedono un immediato intervento al plesso di Via De Rada che «fa acqua da tutte le parti»
COSENZA – Sono i genitori dei bambini, che frequentano la scuola primaria e secondaria, ad aver deciso un’assenza di massa non mandando a scuola i propri figli, stanchi di una sitazione che dura da troppo tempo, nonostante i numeri solleciti e le Pec inviate alla dirigente scolastica ed al Comune di Cosenza. Oggi, infatti, è scattata la protesta e diverse classi del plesso situato a Via De Rada, dell’Istituto comprensivo “Don Milani de Matera”, non sono entrate. E i gentori annunicano ulteriori proteste se non si interverrà con celerità. Il riferimento è alla copiosa infiltrazione di acqua che si verifica da diverso tempo e che dal tetto finisce all’interno della struttura. L’amministazione comunale, sollecitata anche dalla dirigente e dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione della scuola, aveva inviato alcuni tecnici effettuando anche un sopralluogo. Ma il problema continua a persistere. La scorsa settimana sono intervenuti anche i vigili del fuoco, che hanno effettuato un sopralluogo constatando l’infiltrazione. Al momento non ci sarebbero problemi di un eventuale crollo, ma i genitori si dicono preoccupati, anche perchè con le precipitazioni abbondanti degli ultimi giorni la sitazione è drasticamente peggiorata.
Infiltrazioni anche nella caldaia: nessun riscaldamento
Nell’atrio della scuola sono stati posizionati diversi secchi per raccogliere l’acqua, ma l’ulteriore problema è che una parte di questa finisce direttamente sulla caldaia a gas. Risultato? Umidità e infiltrazioni impediscono al bruciatore di ultimare i passaggi e far sì che venga erogato il gas per l’accensione dei termosifoni. Dunque i bambini (e le maestre), oltre a dover patire l’umidità e respirare le muffe dovute alla copiosa inflitrazione, sono senza alcuna fonte di calore, con le temperature che negli ultimi giorni sono diventate praticamente invernali.
Si è cercato allora di ovviar utilizzando delle stufe elettriche, ma “anche queste – spiega una mamma – strumento forse un pò rudimentale ma unica fonte di calore da cui attingere, le hanno fatte spegnere poiché il contatore dell’energia elettrica non regge tale portata andando in sovraccarico”. Dopo aver inviato numerose PEC alla Dirigente scolastica (che ha a sua volta sollecitato il Comune ad intervenire ma anche ad installare un termostato nella sezione che ospita la scuola di Infanzia, dove i riscaldamenti funzionano ma il paradosso è che l’impianto rimane acceso 24 ore su 24) e dopo aver tenuto a casa i figli, in data odierna, raggiungendo un’assenza di massa significativa, i genitori chiedono “risposte chiare e definitive. Qui ci sono gravi negligenze da parte degli organi preposti. La manutenzione è stata, fino ad ora, inesistente. La gestione, pessima. Non si può scegliere tra il diritto all’istruzione e la salute dei bambini“.
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