Area Urbana
Nuovo ospedale ad Arcavacata, Mannachiede ad Occhiuto uno studio di fattibilità
Il sindaco di Rende ha chiesto uno studio di fattibilità nella zona di Arcavacata per l’eventuale realizzazione del nuovo nosocomio del distretto di Cosenza
RENDE (CS) – Con una lettera indirizzata al presidente della Regione Calabria, il sindaco di Rende, Marcello Manna, ha chiesto uno studio di fattibilità nella zona di Arcavacata per l’eventuale realizzazione del nuovo nosocomio del distretto di Cosenza.
“Visto l’attuale quadro sanitario e il concomitante evolversi di nuovi scenari, risulta non più procrastinabile la realizzazione in tempi brevi del nuovo ospedale di Cosenza – scrive Manna al Presidente – abbiamo, con convinzione, condiviso la Sua scelta di impegnarsi in prima persona e porre di nuovo al centro del dibattito politico la futura progettazione in tema di salute pubblica attraverso un dialogo sinergico con le amministrazioni comunali e le autorità sanitarie territoriali. Crediamo – continua il sindaco – che un ruolo fondamentale debba essere svolto anche dagli istituti d’istruzione e dagli atenei, per questo siamo oggi qui a chiederle di avviare l’iter necessario alla esecuzione di un piano di fattibilità nella zona di Arcavacata di Rende per la realizzazione del nuovo nosocomio a Rende. L’avvio presso l’Università della Calabria del corso di Laurea magistrale a Ciclo unico in Medicina e Chirurgia Td (Tecnologie digitali) apre una serie di opportunità per la nostra comunità non solo in termini di ricaduta economica e culturale, ma anche di innovazione”.
“Rende e l’Università della Calabria possono indicare – spiega Mamma – il cambiamento di rotta necessario a garantire il diritto costituzionale alla salute e di cura e quello all’istruzione, oggi ancor più minati da una crisi pandemica senza precedenti e da una vacatio politica evidente. L’Unical è eccellenza territoriale da valorizzare e rafforzarla attraverso azioni di sinergia che vadano a migliorare i servizi di assistenza alla cittadinanza significherebbe non solo per l’area urbana, ma per l’intero territorio regionale coniugare innovazione e ricerca”. “Le chiediamo, dunque, – conclude nella missiva il primo cittadino – considerata l’attualità e l’urgenza di avviare una discussione sinergica riguardo a tali tematiche, di farsi promotore delle iniziative necessarie ad avviare un confronto aperto che possa determinare gli indirizzi che la Regione riterrà di promuovere per accelerare i tempi di realizzazione del nuovo nosocomio”.
Pichierri “Università della Calabria giusta scelta, ma serve un confronto con i sindaci”
“In riferimento alle posizioni espresse dai Sindaci di Rende e Cosenza sull’ubicazione del nuovo presidio ospedaliero, ritengo doveroso dare un modesto contributo che potrebbe essere utile ed essenziale per invertire la disastrosa situazione dell’offerta sanitaria a Cosenza, così come in tutta la provincia. Orbene, partendo proprio dalle notizie apparse sugli organi di informazione credo si debba raccogliere l’opportunità espressa dal Governatore Occhiuto di aprire una fase di confronto con i Sindaci del comprensorio bruzio. Ciò, anche, per le opportunità offerte dal Pnrr, che potrebbero finalmente far realizzare un servizio sanitario efficiente e di alto profilo alle nostre comunità. . Lo scrive in una nota Franco Pichierri, Responsabile Nazionale del Dipartimento Sanità di ‘Noi con l’Italia’
“Nel merito – spiega Pichierri – reputo necessario sottolineare che la collocazione del nuovo Ospedale non possa essere ridotta ad una mera competizione tra la città capoluogo e Rende, anche perché parliamo di una stessa ed identica comunità. Semmai, bisogna decidere se si vuole realizzare un presidio che dia risposte di alto livello o, viceversa, mantenere un profilo ordinario che insegua soluzioni confuse e superficiali. Mi piace sottolineare, inoltre, che pur tenendo nella dovuta considerazione i provvedimenti già adottati dai soggetti istituzionalmente preposti, l’offerta dei servizi ospedalieri dovrà tener conto, da qui al 2030, che in Italia avremo più di 20 milioni di pazienti cronici che dovranno necessariamente trovare posto in strutture assistenziali e sociali, idonee ed efficienti, ricordando che molti studi di settore si richiamano, per l’appunto, alla necessità di realizzare specifici presidi per la cronicità e, parimenti, strutture ultra specializzate per le patologie acute. Pertanto, credo sia necessario orientare le future scelte per la realizzazione di un nuovo Ospedale finalizzato alla cura delle acuzie nell’area dell’Università della Calabria dove già esistono le facoltà di Farmacia, Biologia, Chimica ed il plesso del nuovo corso di Laurea Magistrale in Medicina e Tecnologie digitali. Ciò consentirebbe di avviare, in tempi ragionevoli, un virtuoso percorso in grado di far nascere sul nostro territorio un valido ed esclusivo Policlinico Universitario caratterizzato da nuove figure professionali. Mentre, l’Ospedale dell’Annunziata, unitamente al presidio del Marino Santo e dell’Inrca, potrebbero essere riqualificati, finalizzandoli alla cura delle cronicità, alle attività ambulatoriali e alla diagnostica di ultima generazione (Cittadella della Salute) presidi, quest’ultimi, che valorizzerebbero, ancor più, la loro presenza a livello urbanistico e territoriale, con particolare riferimento al Centro storico ed ai Casali. In conclusione – conclude Pichierri -, ritengo che ai cittadini dell’Area Urbana interessi e necessiti avere Ospedali che funzionino e non certo Ospedali ‘di quartiere’, che non sarebbero certamente in grado di offrire risposte qualificate alla pressante domanda di assistenza e cura”.
Social