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Due sparatorie in meno di 24 ore. Campanello d’allarme che non va sottovalutato

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Due sparatorie in meno di 24 ore. Campanello d’allarme che non va sottovalutato

Due gravi fatti di sangue in meno di 24 ore, ai quali si aggiunge l’agguato a colpi di fucile ad un allevatore a Mirto Crosia a fine gennaio

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COSENZA – Una spirale di violenza con una recrudescenza di episodi criminosi e dell’uso di armi, che non può che rappresentare un campanello d’allarme da non sottovalutare, ha caratterizzato nelle ultime settimane la provincia di Cosenza, con ben due fatti di sangue in poco meno di 24 ore, ai quali si aggiunge l’agguato a colpi di fucile ad un allevatore a Mirto Crosia il 26 gennaio. Ma a preoccupare sono stati soprattutto gli episodi avvenuti venerdì sera e sabato pomeriggio. Il primo a Diamante sulla costa tirrenica, dove il gestore di un bar è stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco al termine di una lite, solo per aver evidenziato, ai proprietari, che l’auto da loro parcheggiata impediva l’accesso al suo bar ed aveva danneggiato un gazebo. L’uomo è ricoverato in gravi condizioni mentre, per questo episodio, tre giovani fratelli di Diamante si trovano in stato di fermo. Il sindaco Magorno ha parlato di necessità di “n segnale immediato e forte contro la violenza, avviando un’azione unitaria culturale e di prevenzione che coinvolga soprattutto i giovani”. E domani, alle 18:30, si svolgerà una fiaccolata che partirà da Piazza XI Febbraio e giungerà in Piazza Municipio.

Il secondo episodio è avvenuto, poco meno di 24 ore dopo, a Luzzi, comune della Valle del Crati alle porte di Cosenza. Anche in questa circostanza, uno dei protagonisti è un giovane ma in questo caso è la vittima e ancora una volta si è sparato al culmine di una lite. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, che hanno arrestato un 30enne cosentino e hanno denunciato altre due persone, un 26enne è stato raggiunto da più colpi di arma da fuoco mentre si trovava in un bar e anche. Il giovane è stato poi soccorso da alcuni presenti e portato presso l’Ospedale Civile dell’Annunziata dove si trova ricoverato, ma non in pericolo di vita. Per entrambe gli eventi criminosi va evidenziato l’immediato e proficuo intervento delle forze dell’ordine che nel giro di poche poche ore hanno individuato e fermato i responsabili. Come detto, invece, due settimane fa un allevatore cinquantenne era stato raggiunto dai colpi ad un braccio e alla schiena a Mirto Crosia. L’uomo, ferito, era riuscito a tornare a casa e lanciare l’allarme chiamando i carabinieri che anche in questo caso stanno indagato per risalire al responsabile.

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