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Altre scuole chiuse nel cosentino. Lo sfogo del sindaco “è un fallimento, scusateci”

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Altre scuole chiuse nel cosentino. Lo sfogo del sindaco “è un fallimento, scusateci”

Anche Saracena e Longobardi chiudono gli istituti scolastici a causa del numero sempre più crescente di contagi sul territorio. Lo sfogo di Renzo Russo sui social

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COSENZA – Anche Saracena e Longobardi sospendono le attività didattiche e fanno scattare la dad a causa del numero sempre più crescente di contagi sul territorio. Sono diverse le ordinanze sindacali che in queste ore dispongono la temporanea chiusura degli istituti scolastici nel cosentino (Paola, Cassano) e in tutta la Calabria. A Saracena la sospensione permane fino al 22 gennaio mentre a Longobardi fino al 15 gennaio. Diversa la storia per Cosenza, Rende e Castrovillari che si oppongono alla didattica a distanza e fissano il rientro per domani, 10 gennaio.

Lo sfogo del sindaco di Saracena “dati non sono reali”

Lo sfogo del sindaco di Saracena Renzo Russo è il simbolo del carico di responsabilità che in questi giorni si stanno sobbarcando i sindaci di tutta Italia, chiamati a decidere delle sorti del proprio territorio.

“A seguito della riunione con la Dirigente Prof. Francesca Nicoletti e il presidente del Consiglio di Istituto Ing. Sergio Senatore in rappresentanza dei genitori degli alunni frequentanti l’Istituto Comprensivo Morano-Saracena, dato il continuo aumento dei casi di positività al Covid-19 e l‘assenza di tracciamento da parte degli organi competenti, ho disposto con ordinanza n. 60 la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al giorno 15 gennaio”, scrive Russo sui social specificando che “Purtroppo i dati ufficiali sulla situazione locale non sono quelli reali”.

“Non si è in grado di tenere in isolamento i positivi”

“Non si è in grado di tenere in isolamento i positivi – prosegue il sindaco di Saracena – perché non arrivano le disposizioni di isolamento da parte dell’Asp. In paese, ad esempio, abbiamo più del doppio di soggetti positivi effettivi rispetto a quelli ufficiali. Di fatto non esistono più i contatti stretti di positivi, nonostante la norma li preveda, i quali possono liberamente circolare e far circolare il virus. Le regole previste per il tracciamento nella scuola sono attualmente non attuabili nel nostro territorio dove, ad esempio, per fare un tampone molecolare per confermare una positività ci vogliono circa 15 gg e per sapere il risultato,se va bene, altri 5. Per non parlare dello sblocco delle quarantene nelle scuole che può avvenire anche dopo 18 gg senza che ci si è contagiati.
Non mi interessa sapere se al Governo ci siano i migliori o i peggiori. La realtà è che oggi, dopo 2 anni di pandemia, un Sindaco, che ha sempre resistito a qualsiasi richiesta di chiusura delle scuole proveniente da più parti, è costretto a sospendere le attività didattiche in presenza per mancanza di organizzazione nel fronteggiare l’emergenza. È un fallimento per tutti e per il quale chi rappresenta le istituzioni a tutti i livelli, anche se non ha responsabilità diretta, ha il dovere di chiedere scusa ai nostri bambini”.
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