SPEZZANO SILA (CS) – Da dieci giorni tra le strade della presila gli abitanti vedono in ogni dove comparire militari dell’esercito armati fino ai denti.
Cosenza è stata infatti scelta come base per l’esercitazione ”Imminent Contact” 2015 del 13° Battaglione ‘Aquileia’ di Anzio che terminerà oggi. Un addestramento ad interventi militari in aree urbanizzate che vede la Sila protagonista di un’ ‘invasione’ di cui il tenente colonnello Alessandro Ferretti ha chiarito le motivazioni alla base del progetto. “L’esercitazione che abbiamo svolto qui nella provincia di Cosenza – spiega Ferretti – non è altro che una simulazione di attività di conoscenza del territorio finalizzata a comprendere la realtà geografica e sociale. In questa operazione vengono simulati degli incontri con le istituzioni principali dell’area in cui lavoriamo, sia la Sila sia la Brianza, in cui ci si presenta e si condividono le problematiche infrastrutturali e sociali della zona per poter eventualmente condividere soluzioni sulla base di una cooperazione tra civili e militari.
Al Comune di Spezzano Sila e al Comune di Celico – sottolinea il tenente colonnello – abbiamo avuto un colloquio con i sindaci, con la protezione civile ed abbiamo fatto partecipare anche i ragazzi di una scuola ad alcune nostre attività. L’obiettivo è imparare a lavorare in luoghi totalmente sconosciuti, in contesti densamente popolati, arrecando il minor disturbo possibile ai cittadini. Non abbiamo fatto un’analisi della società presilana, ma attuato delle procedure che avvieremmo in qualsiasi territorio, anche straniero, per entrare in contatto con le realtà locali in maniera discreta. Non abbiamo tratto conclusioni perchè non ci interessa conoscere la realtà silana, avremmo strutturato l’esercitazione così in ogni altro luogo d’Italia sono solo modalità di presa di contatto, strategie di movimento, protocolli per gli spostamenti di veicoli militari lungo i centri abitati.
Non facciamo ragionamenti particolarmente complessi in tal senso, cerchiamo soltanto di farci vedere nella maniera meno invasiva possibile. Se il territorio si presta al transito di veicoli militari noi studiamo il modo migliore per farlo senza disturbare la popolazione o intralciare la viabilità. I cittadini sono stati entusiasti, non eravamo una novità però perchè qui si addestrano i bersaglieri della caserma di Cosenza, l’accoglienza è stata calorosa sia da parte della popolazione che dell’amministrazione. Abbiamo scelto la presila cosentina perchè il mio reparto qui non ha mai operato, i territori non erano conosciuti dai miei uomini e l’altopiano della Sila si presta molto bene con questi spazi ampi al movimento di mezzi militari. Le attività visibili sul territorio le abbiamo svolte soprattuto a Spezzano, a Celico, a Cosenza perchè c’è la caserma che ci ospita e funge da base, in transito ci avranno visto a San Giovanni in Fiore, Acri, Camigliatello Silano e tutti i paesi della Sila. Si tratta di un tipo d’esercitazione che svolgiamo periodicamente in altre zone d’Italia non presume interventi imminenti, ‘Imminent Contact’ è il suo nome da sempre”.
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